La campanella per il primo giorno di scuola suona oggi anche in Sicilia. Ma non per tutti. Lo slittamento, già previsto nel decreto per gli istituti sede di seggi elettorali, è stato esteso anche alle altre scuole che lo hanno chiesto e ne ha approfittato circa l'80 per cento dei dirigenti scolastici.
Le lezioni che in molti istituti iniziano oggi termineranno l’8 giugno. Le sospensioni della didattica saranno dal 21 dicembre al 6 gennaio per Natale, dall’1 al 5 aprile per Pasqua.
L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, al Giornale di Sicilia, ha spiegato che solo 20-30% della platea di circa 20 mila persone, tra docenti e personale tecnico amministrativo, si è sottoposto al test sierologico, facendo emergere circa 150 casi di positività.
Ora dovranno sottoporsi ai due tamponi previsti e naturalmente non potranno accedere al momento nelle aule. Sul fronte delle aule, il dato è che ne mancano 270. Una parte recuperata con accordi con parrocchie e privati, ma per sopperire alle altre 120 sono diverse le soluzioni: allargare il numero degli alunni presenti con mascherina obbligatoria, doppi turni o didattica a distanza.
"Se al Nord il problema principale riguarda la carenza di organico, al Sud il problema è il reperimento degli spazi. Al momento i banchi consegnati sono solo 200mila, sui due milioni e 400mila previsti (circa il 10%). Dalle segnalazioni, diverse difficoltà ci sono per gli enti locali in Sicilia e Calabria, alcune situazioni nel Lazio e, tante, in Campania, che però non è ancora partita". Così il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia