Lunedì 29 Aprile 2024

Catania, colpo al clan Santapaola-Ercolano: arrestate 18 persone

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania hanno arrestato 18 persone, in esecuzione di un provvedimento del Gip, e fermate altre due nell’ambito di un’inchiesta su estorsione aggravata dal metodo mafioso della Dda della Procura etnea. Tra i destinatari del provvedimento ci sono esponenti apicali ed affiliati del gruppo di San Giovanni Galermo e del clan Assinnata di Paternò, tutti inseriti nella 'famiglia' di Cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano, attiva nel capoluogo e in tutta la provincia etnea. Le indagini, avviate lo scorso aprile dopo la denuncia di una vittima, hanno ribadito la consolidata prassi del clan Santapaola della sottoposizione di commercianti ed imprenditori al pagamento del «pizzo» in cambio di protezione mafiosa. Le indagini, svolte nel minor tempo possibile al fine di tutelare le persone offese, hanno confermato le richieste estorsive della frangia operante nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania nei confronti di due imprenditori, padre e figlio, proprietari di una nota catena di supermercati, che ha visto avvicendarsi nel corso degli anni molteplici personaggi, tutti affiliati di spicco alla 'famiglia' Santapaola-Ercolano. Le vittime, inizialmente titolari di un punto vendita aperto nel 2001 ad Aci Sant'Antonio, furono avvicinate da esponenti del gruppo che offrirono la loro «protezione» in cambio di denaro, con la minaccia che, in mancanza, avrebbero fatto saltare in aria il supermercato. Gli imprenditori iniziarono così a pagare mensilmente 350 euro al mese, 'pizzo' lievitato nel tempo a 700, 1.000 ed infine a 1.500 euro dopo l’apertura di altri due punti vendita situati a Valcorrente (Belpasso) e Misterbianco e un Bar Tabacchi nel quartiere di San Giorgio a Catania. Le vittime erano inoltre costrette a versare altre somme di denaro, tra i 500 ed i 1.500 euro, per le feste di Pasqua e Natale. I tre supermercati finiti nella voragine delle estorsioni del clan Santapaola sono tutti e tre della catena Eurospin. Tra gli arrestati finiti ai domiciliari Domenico Filippo Assinnata di 68 anni e Domenico Assinnata di 30, nonno e nipote. Il più giovane degli Assinnata, fu protagonista nel suo paese, Paternò, durante la festa della patrona Santa Barbara - era il 2015 - di un inchino di due cerei, quello degli Ortolani e dei Dipendenti comunali, con tanto di musica de Il Padrino davanti all’uscio di casa. Domenico jr era al balcone mentre il fratello Vito riprendeva la scena con un smartphone, il video fu poi postato su su Facebook. Il particolare fu immortalato dalle telecamere dei carabinieri che ne avevano piazzata una proprio dinanzi l’uscio della casa degli Assinnata.

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