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A Messina scatta il coprifuoco da mezzanotte alle 5 del mattino: stop a tutte le attività

Strade deserte a Messina nei giorni del lockdown di marzo

Messina si prepara a una versione in miniatura di quello che ormai tutti definiamo “lockdown”, la parola forse più scritta e ascoltata nel 2020 assieme a “mascherine”, “tamponi” e ovviamente “Covid”, l’avversario invisibile, il nemico di tutti.

Scatterà un mini-coprifuoco in città, una volta firmata la nuova ordinanza da parte del sindaco Cateno De Luca. Si fermeranno tutte le attività, e gli spostamenti non necessari (garantiti solo quelli per comprovata necessità, per salute e per lavoro), dalla mezzanotte fino alle 5 del mattino.

Una chiusura generalizzata e non per zone o aree della movida - scrive la Gazzetta del Sud in edicola -, perché questo è uno dei punti su cui De Luca ha più battuto: «Non ha senso chiudere due aree del centro, perché poi dovremmo inseguire i giovani che si sposterebbero in altre zone, e così non risolveremmo il problema, creeremmo solo confusione».

Una chiusura che però, per venire incontro alle esigenze delle imprese che operano soprattutto nel settore della ristorazione avrà una soglia di tolleranza di circa 30 minuti, per consentire il deflusso ordinato dei clienti nei ritrovi e il ritorno a casa. In sostanza, questa nuova versione del lockdown entrerebbe in vigore, di fatto, a mezzanotte a mezza, e fino alle 5 torneranno le forze dell’ordine a presidiare le strade della città.

Tutto, comunque, dovrà essere messo nero su bianco, al termine della seduta del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, convocato per stamane dal prefetto, la dottoressa Maria Carmela Librizzi, a Palazzo del Governo.

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