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Coronavirus: 98 casi a Barcellona, a Lipari contagiato bloccato 3 ore in ambulanza

Quasi tre ore all'interno dell'unica ambulanza idonea, quella del 118, prima di essere trasferito in una struttura ospedaliera, attrezzata per i soggetti affetti da Covid. L'incredibile vicissitudine è accaduta ieri a Lipari ad un cittadino, uno dei positivi al virus (saliti, nel frattempo, a diciotto), che necessitava, in via precauzionale, del ricovero fuori dall'isola.

Prelevato alle nove dalla sua abitazione, in attesa che venisse trovato un posto libero, è rimasto in ambulanza sino alle 11.50 circa, quando è stato imbarcato, senza la barella di biocontenimento, sull'elicottero che lo ha portato a destinazione. Perché il paziente sia dovuto restare bloccato in ambulanza, in attesa del reperimento di un posto, resta un mistero. Eppure se non ricordiamo male, all'interno dell'ospedale di Lipari, era stata attrezzata una stanza ad hoc, in grado di ospitare i positivi al Covid in attesa di essere trasferiti.

E soprattutto, al di là delle vicissitudini di questo paziente, non si può non sottolineare come se, in quell'ampio lasso di tempo, fosse stato necessario effettuare un soccorso, questo non si sarebbe potuto fare. Infatti, la seconda ambulanza, inviata a Lipari dall'Azienda sanitaria di Messina, seppure dotata delle necessarie attrezzature, non sarebbe potuta uscire in quanto non dispone né di medico né di altri operatori sanitari, così come di autista.

Intanto oggi si terrà nella frazione di Ginostra a Stromboli e nell'isola di Panarea la campagna straordinaria di screening con tamponi rapidi. In entrambe le località io servizio sarà effettuato nei locali delle Guardia mediche. A Ginostra dalle ore 10.15 alle 11.45. A Panarea dalle ore 13 alle 16.15

Intanto aumentano ancora, a Barcellona, i positivi, che salgono ad un totale di 98. Sono infatti 9 - comunica Leonardo Orlando - i casi accertati ieri, di cui 2 erano già in isolamento volontario, comunicati al sindaco Pinuccio Calabrò dai sanitari dell'Usca. Allo stesso tempo sono anche aumentati i ricoverati al “Covid hospital” di Barcellona, quasi tutti provenienti da altre località. I pazienti trasferiti a Barcellona sono in tutto venti: 9 nel reparto di Malattie infettive, 10 ricoverati nell'unità di Medicina ed 1 in Chirurgia.

Nella mattinata di ieri una paziente, ricoverata in Malattie infettive, in grave stato di insufficienza respiratoria, intubata e trasferita al reparto di rianimazione del Policlinico di Messina e nel pomeriggio di lunedì anche un'altra paziente proveniente da Taormina ha dovuto subire lo stesso trasferimento al Policlinico per la mancata attivazione della Terapia sub intensiva.

Anche a Milazzo purtroppo, infine, continua ad aumentare la curva dei contagi. Il dato di ieri, confermato anche dal sindaco Midili, è di 70 contagiati, quattro dei quali però sono guariti. Ma nell'ultima settimana il dato è quasi raddoppiato e ciò crea preoccupazione soprattutto nel mondo della scuola, ma anche tra coloro che hanno familiari che lavorano nelle industrie dove la presenza di soggetti provenienti da fuori comune è costante.

Cresce anche il numero di coloro che essendo entrato in contatto con persone positive si rivolgono a laboratori privati per eseguire il tampone. Oggi comunque l'Asp ha in programma un drive-in nella zona di Valverde, nei pressi della piscina per verificare tutti coloro che si trovano già in isolamento nelle loro abitazioni. L'esito di questo tampone sarà fondamentale anche per bloccare situazioni che in città vengono ritenute a rischio perché coinvolgono soggetti quotidianamente a contatto con tante persone.

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