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L'incidente al porto di Messina per due mezzi veloci della Blu Jet, l'appello dei sindacati

Sosta forzata ai box per le due unità navali di Blu Jet coinvolte nell’incidente di ieri sera al porto storico. Il Selinunte Jet e il Tindari Jet dovranno entrare in cantiere per urgenti interventi di riparazione e manutenzione.

Il primo ha investito il secondo durante le fasi di attracco. Hanno avuto quindi danni rispettivamente alla prua e alla poppa. Saranno sostituiti da due mezzi presi a noleggio, il Princess of Dubrovnik, della Tarnav, e il Nautilus.

"Quando si verifica un incidente che coinvolge mezzi meccanici viene spontaneo chiedersi quali sono state le cause che lo hanno causato. In mare nonostante normative sempre più mirate a ridurre i rischi, esistono condizioni che non sempre fanno parte delle valutazioni del rischio per cui vengono frettolosamente ascritte a fatti e colpe di chi conduce la navigazione. Ciò premesso, l’incidente che ieri sera a Messina ha visto coinvolti due mezzi veloci della società Blujet deve essere valutato in maniera sicuramente diversa da analoghi sinistri". Lo dichiarano le segreterie regionali e territoriali di Messina della Uiltrasporti e della Filt Cgil.

I mezzi della società Blujet "che operano nello stretto di Messina, un’area a denso traffico che si muove sia per meridiano che per parallelo, sono esposti a rischi maggiori di altri tipi di traffico, con ricaduta su un unico soggetto: il comandante!".

"Come organizzazioni sindacali non vogliamo condizionare l’operato dell’autorità marittima purché si tenga conto che l’orario di lavoro dell’equipaggio oltre il normale, non può essere dimenticato nelle valutazioni dei rischi e quindi nelle cause all’origine dell’incidente", conclude la nota.

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