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Stretto di Messina, operatore Rfi positivo al Coronavirus: 20 marittimi attendono i tamponi

Fit Cisl e Orsa denunciano che il 5 novembre 2020 un dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, operante nelle navi della flotta societaria che effettua servizio di traghettamento dei treni nello Stretto di Messina, ha comunicato all’Azienda di aver contratto il virus Covid-19 con la presenza di sintomatologia.

RFI ha prontamente comunicato l’evento alle ASP di Messina e Reggio Calabria segnalando altresì l’identità di circa 20 membri degli equipaggi che durante il servizio del giorno 4 novembre 2020 sono venuti a contatto con il collega positivo al virus.

“Il datore di lavoro ha provveduto altresì ad allontanare detti dipendenti dal servizio, consigliando loro la fase di quarantena in attesa di eventuali interventi delle ASP aventi competenza  Ad oggi nessuno dei lavoratori è stato contattato dalle ASP di Messina e Reggio Calabria - specificano i sindacati - e alcuni di loro denunciano sintomi riconducibili a contagio da Covid-19”.

Inoltre, “l’Autorità Sanitaria non ha provveduto a comunicare il provvedimento di divieto di muoversi dalla propria abitazione e la quarantena che stanno osservando si fonda unicamente sulla responsabile volontarietà. Nonostante la pronta segnalazione da parte dell’Azienda RFI, siamo costretti a denunciare la totale assenza di interventi delle ASP di Messina e Reggio Calabria. Trattandosi di lavoratori che presto torneranno in servizio, a stretto contatto con migliaia di passeggeri, si ritiene indispensabile il totale monitoraggio del loro stato di salute da parte delle Autorità competenti che al momento si caratterizzano per l’incomprensibile assenza di interventi”.

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