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Covid a Messina, i presidi: "Più attenzione sui casi a scuola"

Unità mediche dedicate e una comunicazione più celere con l'Asp. E' quello che chiedono tutti i presidi di Messina ai vertici degli enti e degli uffici che stanno gestendo l'emergenza covid. La conferenza d'ambito XIII che raccoglie 34 istituti delle scuole di ogni ordine e grado, coordinate dall'istituto comprensivo San Francesco di Paola diretto dalla dirigente Renato Greco, a due giorni dalla riapertura delle scuole cittadine ieri si riunita per affrontare i temi legati alle infezioni in continua crescita. «All'incontro in videoconferenza ha partecipato anche la dirigente dell'ambito territoriale di Messina Ornella Riccio - dice la preside della San Francesco di Paola - E' stata l'occasione per poter fare il punto sulla situazione delle scuole, in esito alla gestione della didattica nel perdurare dello stato emergenziale dovuto alla situazione epidemiologica. Molti gli argomenti condivisi, in particolare l'assemblea ha ritenuto inevitabile la sottoscrizione di un documento nel quale abbiamo chiesto con forza il rispetto di quanto le stesse norme regionali avevano disposto».

La nota è stata inviata al direttore generale dell'Asp Paolo La Paglia, al commissario per l'emergenza covid Carmelo Crisicelli, al sindaco di Messina Cateno De Luca, al Prefetto Maria Carmela Librizzi, e poi al presidente della Regione Nello Musumeci e agli assessori Roberto Lagalla e Ruggero Razza. I trentaquattro presidi dopo aver riportato in premessa alcuni passaggi dell'ordinanza regionale del 16 ottobre e delle note esplicative dell'assessorato regionale alla Salute, chiedono «con estrema urgenza l'istituzione delle Unità sanitarie di continuità assistenziale scolastica e, ai fini delle loro operatività, una linea telefonica e un indirizzo di posta elettronica ad uso esclusivo e personale dei dirigenti degli istituti scolastici o dei loro referenti. In assenza di un chiaro e tempestivo sistema di comunicazione - scrivono i presidi messinesi - tra istituzioni scolastiche, Asp e Comuni non potrà essere garantita la gestione in sicurezza delle scuole, in modo particolare nelle istituzioni del primo ciclo per le quali è previsto lo svolgimento dell'attività didattica in presenza anche in zone dichiarate rosse».

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina. 

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