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Chiusura delle scuole a Messina, il Tar dà ragione al Comune: «La salute diritto prioritario»

Il Tar di Catania ha rigettato l’istanza cautelare presentata dallo studio dell’avvocato Santi Delia contro l’ordinanza di chiusura delle scuole, firmata una settimana fa dal sindaco di Messina, Cateno De Luca e in vigore fino alla giornata odierna.

E proprio oggi l’Amministrazione comunale deciderà il da farsi, sia sul fronte scolastico sia sul versante delle restrizioni riguardanti gli esercizi commerciali. Non si escludono, in questo caso, modifiche al provvedimento del 20 novembre. Ma andiamo con ordine.

In rappresentanza dei genitori di alcuni alunni - riporta la Gazzetta del Sud in edicola -, era stato presentato un ricorso con l’istanza di immediata sospensione dell’ordinanza. Ma il Tribunale amministrativo l’ha respinto, precisando che «non sussistono i presupposti», non essendoci i motivi di «eccezionale gravità e urgenza». Il Tar, però, entra anche nel merito di una parte del contenzioso giuridico. I ricorrenti hanno lamentato «la compressione del diritto degli alunni all’istruzione, per i quali l’attività in presenza sarebbe l’unico strumento idoneo per assicurare la necessaria educazione e istruzione». Ebbene, il Tribunale presieduto da Pancrazio Savasta, nel citare il Consiglio di Stato, sottolinea come «a fronte di tali interessi, tutti riferiti a valori costituzionalmente tutelati, vi è l’interesse-dovere di prevenzione e tutela della incolumità e salute pubblica, specialmente nell’attuale fase pandemica, che anch’esso trova diretto fondamento nella Costituzione».

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