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Palermo: "Mazzette in cambio di favori", arrestato funzionario della Regione

Mazzette in cambio di favori a imprenditori Nicastri e Arata

Regione Siciliana

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesso dal gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di Marcello Asciutto, 58enne, funzionario della Regione Siciliana, accusato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. L'attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha accertato che il pubblico ufficiale, in cambio di informazioni sullo stato di alcune pratiche amministrative, della predisposizione di provvedimenti autorizzativi e del rilascio di pareri favorevoli illegittimi, avrebbe incassato 30mila euro.

I progetti che il funzionario avrebbe «spinto» erano relativi alla costruzione e all’esercizio degli impianti di biotemetano di Franconfonte (Siracusa) e Calatafimi - Segesta (Trapani), proposti dalla cordata imprenditoriale guidata da Francesco Paolo Arata, faccendiere vicino alla Lega, già arrestato e processato, e Vito Nicastri, imprenditore condannato per aver finanziato la latitanza del boss Matteo Messina Denaro.

La Dia di Palermo sta effettuando una serie di perquisizioni negli uffici dell’assessorato regionale all’Energia nell’ambito dell’inchiesta per corruzione Sono state perquisite anche l’abitazione e l’ufficio del funzionario. L'indagine è una tranche di quella che, due anni fa, ha coinvolto Nicastri, Arata e alcuni funzionari regionali. (ANSA)

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