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Coronavirus, Cuffaro: "Ho avuto paura di morire, il carcere a confronto è stata una passeggiata"

L’ex presidente della Regione siciliana ha raccontato la sua esperienza di paziente Covid

Totò Cuffaro

«È stata la prima volta in cui davvero ho avuto paura di morire. Ho avuto paura di non rivedere più la mia famiglia, mia moglie, i miei figli. Ho avuto paura di non vedere più la luce del sole». L’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, ha raccontato la sua esperienza di paziente Covid  in un’intervista a Younipa.it, il blog dell’università di  Palermo. Era stato lui stesso ad annunciare ieri sui social la  guarigione dopo un ricovero in terapia intensiva per 17 giorni. 
Cuffaro, che ha scontato una condanna a sette anni per avere  favorito la mafia, sostiene di essere reduce da una prova ancora più dura: «Il carcere in confronto è stata una passeggiata. Sono stati anni difficili anche quelli, è vero, ma in fondo sapevo che sarebbe finita, aiutavo gli altri, stavo fisicamente bene».  In ospedale, aggiunge, è stato stretto da un incubo: «Mi è  passata tutta la vita davanti, ho visto la morte con gli occhi.  Ho davvero pensato di non farcela. Con il casco respiravo, ma è stata una fatica. Nei momenti di lucidità, quando sentivo le 
voci dei medici che parlavano in sottofondo, l’unica cosa che  facevo era pregare. Ho vissuto momenti difficili. Ma ho avuto accanto tanti angeli senza volto. Li vedevo intorno a me, li 
sentivo parlare, ma non riuscivo a scorgere i loro volti. Tutti  coperti dai dispositivi di protezione. Voglio ringraziarli per  quello che hanno fatto per me. E per tutti i malati Covid. Sono degli eroi». 

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