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Traffico di droga e sequestro di persona nell'Ennese, 22 arresti in Sicilia

Operazione antidroga in provincia di Enna. Ventidue le misure di custodia cautelare in carcere eseguite dalla Squadra mobile ennese e dal commissariato di Piazza Armerina, su ordine del sostituto procuratore Stefania Leonte, coordinata dal procuratore Massimo Palmeri. Contestati i reati reati di sequestro di persona, estorsione e traffico di stupefacenti. L’indagine è partita dai fatti della notte del 29 novembre 2019, quando era stata data alle fiamme un’autovettura nel centro di Piazza Armerina.

I riscontri della polizia di Stato hanno permesso di focalizzare l’attenzione sul mondo della droga. Nonostante l’iniziale reticenza, gli investigatori hanno raccolto importanti indizi così da avviare le attività di intercettazione telefonica. La vittima dell’attentato incendiario non aveva pagato diverse forniture di stupefacenti e, dopo le numerose minacce, la rete di spacciatori era passata alle vie di fatto incendiando l’auto. Un’altra vittima era stata sequestrata, picchiata e rapinata al fine di convincere i debitori a pagare. Molti dei clienti erano minorenni. Gli spacciatori si rifornivano abitualmente a Catania e Palermo e alcune volte ricevevano la droga direttamente a domicilio pagandola con un sovrapprezzo. Durante tutta la fase investigativa, durata 8 mesi, gli investigatori hanno anche sequestrato armi clandestine, banconote false, cocaina, marijuana e hashish, ricostruendo la rete fittissima di trafficanti attiva soprattutto a Barrafranca e Pietraperzia. Una delle centrali di spaccio più redditizie era quella delle case popolari di Barrafranca e il centro storico di Piazza Armerina. Tra gli arrestati un catanese ed un palermitano, entrambi canali di approvvigionamento della rete di spacciatori.

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