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Roberta Siragusa forse strangolata e poi bruciata. Eseguita autopsia a Messina

Roberta Siragusa

E’ durata circa due ore e mezza l’autopsia sul corpo di Roberta Siragusa, la diciassettenne trovata morta con il corpo parzialmente bruciato in un dirupo alle porte di Caccamo. Ad eseguire l’esame autoptico è stato il professore Alessio Asmundo del Policlinico di Messina, nominato dal gip di Termini Imerese, Angela Lo Piparo.

L'unico indagato, al momento, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere è il fidanzato, Pietro Morreale, 19 anni, al quale il gip ha applicato la custodia cautelare in carcere. Prima dell’autopsia è stata anche eseguita una Tac «total body».

Da quanto si apprende la parte superiore del corpo presentava vaste ed evidenti bruciature ma sarebbe stato possibile determinare le cause della morte. Sono stati prelevati campioni da alcune lesioni, dagli organi interni per effettuare gli esami istologici. Prelevati anche alcuni campioni di capelli, anche se il cranio si presentava rasato: per capire se siano stati bruciati oppure tagliati. Erano presenti il sostituto procuratore di Termini Imerese Giacomo Barbara, il consulente della procura Ginevra Malta, il perito e medico legale Manfredi Rubino, nominato dalla famiglia Siragusa, i difensori della famiglia Siragusa, Giuseppe Canzone e Sergio Bosco e un consulente tecnico in rappresentanza dell’unico indagato. Sarà l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, a celebrare a Caccamo il 4 febbraio i funerali della giovane vittima.

"Dobbiamo attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause della morte. Dall’esame sono emerse - ha affermato Manfredi Rubino il consulente nominato dagli avvocati che assistono la famiglia di Roberta Siragusa - gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. Non è ancora sufficiente per stabilire le cause del decesso, per capire cioè se ad uccidere la ragazza sia stato il fuoco. Roberta aveva la lingua protrusa che può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è certo che lo strangolamento sia la causa della morte».

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