Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'Ars approva la trasformazione del Cas. Musumeci: "Promessa mantenuta"

Il nuovo Ente che nascerà avrà l’opportunità di instaurare rapporti di lavoro di diritto privato, tipici dei degli enti pubblici economici, che consentiranno finalmente di sopperire alle carenze di personale e alle anomalie giuridico contrattuali sofferte da decenni

La sede del Cas

L'Assemblea regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge 783, grazie al quale prende il via l’iter utile alla trasformazione del Consorzio per le Autostrade Siciliane da ente pubblico regionale non economico a ente pubblico economico. Il presidente di Autostrade Siciliane, avv. Francesco Restuccia, a nome di tutta la governance ha espresso soddisfazione per l’esito dei lavori in aula di oggi pomeriggio: «Si tratta di una giornata storica - è stato il primo commento - un passo tanto auspicato quanto atteso per realizzare quell’opera di rilancio definitivo atteso da tutti e in particolare dai lavoratori, ai quali volgiamo il nostro primo pensiero. Il nuovo Ente che nascerà avrà l’opportunità di instaurare rapporti di lavoro di diritto privato, tipici dei degli enti pubblici economici, che consentiranno finalmente di sopperire alle carenze di personale e alle anomalie giuridico contrattuali sofferte da decenni. Nei prossimi giorni ci metteremo subito a lavoro per le conseguenti modifiche allo Statuto». La trasformazione poggia le basi sul decreto legge n. 386 del 5 dicembre 1991 che prevede che gli enti di gestione delle partecipazioni statali e gli altri enti pubblici economici, nonché le aziende autonome statali, possano essere trasformati in società per azioni (con capitale interamente posseduto in questo caso dalla Regione Siciliana), ritenuto più adatto ai fini della gestione dell’impresa.

Musumeci: "Promessa mantenuta"

«Era un impegno che il mio governo aveva preso con i lavoratori del Consorzio delle autostrade e che oggi è stato mantenuto. La trasformazione da ente pubblico non economico a ente pubblico economico è una realtà. Si tratta di un ulteriore tassello nel percorso di valorizzazione che abbiamo avviato fin dal nostro insediamento: a cominciare da una nuova governance, per proseguire con la ripresa delle manutenzioni su tutta le arterie autostradali di competenza, con i controlli straordinari per verificare la sicurezza di viadotti e ponti e per finire con la ripartenza dei cantieri della Siracusa-Gela». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando l’approvazione da parte dell’Ars della norma che cambia “l’abito giuridico” del Consorzio per le autostrade siciliane. «Abbiamo sanato – riprende Musumeci - una vicenda che si trascinava da moltissimi anni. Per questo esito voglio ringraziare il Parlamento siciliano che, con spirito collaborativo, ha contribuito a migliorare il testo».
 
«Abbiamo lungamente lavorato – aggiunge Falcone - a questo risultato atteso addirittura da quindici anni e per questo ringraziamo l’aula, le forze politiche e anche i sindacati, tutti attori che hanno compreso l’importanza di questa riforma che entro 120 giorni troverà piena applicazione. Oggi il governo Musumeci scrive la pagina più importante per il processo di evoluzione del Cas, trasformandolo in ente pubblico economico, ma mantenendone le finalità istituzionali. L’ente potrà così operare da impresa, in direzione di una maggiore efficienza amministrativa e gestionale, favorendo rinnovo del personale e capacità d’azione di quello che, per tutti,  purtroppo era noto come un carrozzone. Dal 2018 a oggi, con il rilancio di manutenzione, progettazioni e ammodernamento di tutta la rete, abbiamo attuato un’inversione di tendenza che questa riforma punta a rendere strutturale».

 

Le reazioni

Il M5S all’Ars accoglie con favore il nuovo abito giuridico del consorzio che ha in carico la manutenzione delle autostrade siciliane, varato oggi con legge a palazzo dei Normanni. «La trasformazione della natura giuridica del Cas in ente pubblico economico- afferma il deputato Antonio De Luca - era uno dei punti del programma della campagna elettorale alle Regionali del 2017. La legge approvata oggi consentirà di applicare il contratto collettivo nazionale dei lavoratori per autostrade e per i trafori bloccato alla contrattazione 2008-09. Adesso si dovrà mettere fine alla stagione dei comandi e degli straordinari senza limite e soprattutto mettere in sicurezza la rete autostradale». Sul fronte Cas, secondo la deputata Valentina Zafarana, s’è perso tempo prezioso. «Il governo Musumeci – afferma – s’é mosso in ritardo. Questo ddl, infatti, è stato pianificato dalla giunta regionale solo a luglio, dopo che al Cas era stato notificato, da parte del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, l’inizio di procedura di revoca della concessione, facendo operazione verità sulla situazione delle nostre autostrade colabrodo». C’è rammarico da parte dei deputati 5 stelle per lo stralcio dell'articolo che mirava a creare un bacino di lavoratori costituito dagli esattori stagionali storici, che avrebbe posto fine all'utilizzo sistematico delle agenzie interinali. L'assessore Falcone, dopo un intervento di Antonio De Luca in difesa del personale stagionale, ha comunque assunto l'impegno formale a emanare una direttiva che disponga la realizzazione del bacino mediante provvedimento amministrativo.

Filt Cgil, Fit Cisl Uil esprimono soddisfazione per il voto favorevole di sala d’Ercole che, finalmente dopo anni di attesa ha decretato la trasformazione del Consorzio per le Autostrade Siciliane in Ente Pubblico Economico. «Siamo soddisfatti del voto in aula della norma che ha di fatto trasformato il Cas in ente pubblico economico, adesso però si proceda con il passaggio successivo che è quello dell’applicazione del Contratto dei concessionari autostradali ai lavoratori». I tre segretari generali regionali di Filt, Fit e Uilt Franco Spanò, Dionisio Giordano e Agostino Falanga aggiungono: «La fattiva ed efficace contrattazione con l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone e la condivisione con gruppi parlamentari anche di opposizione, segna un punto di partenza per una possibile svolta in direzione di una moderna e produttiva gestione della viabilità in Sicilia. Adesso bisogna procedere con la presentazione di un nuovo programma di sviluppo industriale con il relativo piano del fabbisogno di personale per realizzare l’ammodernamento della rete infrastrutturale autostradale nell’Isola» .

Caricamento commenti

Commenta la notizia