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Livatino: vinto il ricorso, la sua casa bene di interesse culturale

Rosario Livatino

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto il ricorso presentato dalla proprietaria della casa di Canicattì dove vivevano il giudice Rosario Livatino e la sua famiglia, riconoscendo la validità delle motivazioni che hanno indotto la Soprintendenza dei Beni culturali di Agrigento ad avviare l’iter per la dichiarazione del bene di particolare interesse culturale. Il magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990, sarà beatificato il 9 maggio ad Agrigento.

La «Casa di Famiglia del Giudice Rosario Livatino» che si trova a Canicattì, in viale Regina Margherita 166, con i beni mobili che vi sono custoditi, è stata già dichiarata di particolare interesse storico, artistico, architettonico ed etnoantropologico nel settembre 2015, con atto del dirigente del Dipartimento regionale dei Beni culturali che l’ha sottoposta alle prescrizioni previste dal Codice dei Beni culturali.

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