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Battito assente, decretata morta e parenti avvertiti. Ma dopo due ore si risveglia

Era stata decretata la morte, ma dopo due ore, così come prevede la procedura, è stata ripetuto l’elettrocardiogramma che ha certificato che la 73enne era ancora viva. Un caso di morte apparente si è verificato ieri mattina all’ospedale Trigona di Noto, nel Siracusano.
La donna era stata ricoverata alcuni giorni fa, con un quadro clinico complicato a causa di malattie pregresse a cui si è aggiunto il Covid19. I medici del Trigona hanno somministrato le terapie farmacologiche. Ma ieri mattina la situazione è precipitata: la donna ha perso i sensi e nonostante i tentativi di rianimarla i sanitari hanno riscontrato che non c’era più il battito del polso ed il respiro. La donna non ha risposto più a nessuno stimolo e l’elettrocardiogramma era assolutamente piatto. A quel punto il medico ha avvisato i parenti del decesso della loro congiunta e così come prevede la procedura ha lasciato la paziente in osservazione nella stanza per due ore. Trascorso il tempo, i sanitari sono rientrati nella stanza ed hanno notato che la donna aveva ripreso colorito ed il corpo era caldo. Hanno effettuato subito l’elettrocardiogramma, come prevede la procedura, per un tempo di 20’, e tutti i valori erano nella norma. Difficile spiegare cosa sia successo. Increduli i parenti della donna nell’ascoltare quanto riferito dai medici. «Sicuramente un episodio che lascia perplessi – ha evidenziato il direttore sanitario Rosario Di Lorenzo –, ma la procedura è stata rispettata. In 16 anni di direttore sanitario ed in 40 da medico è la prima volta che mi succede, però può capitare». La morte di una persona viene dichiarata solo dopo aver eseguito anche il secondo elettrocardiogramma, a distanza di due ore dalla presunta morte, e per un tempo di 20 minuti. Solo in quel caso allora la salma viene trasferita in obitorio.

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