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Donna “risuscitata” a Noto, i familiari avevano già fissato il funerale

Due ore di morte apparente. Assenza di battiti dal primo elettrocardiogramma e poi il risveglio tra lo stupore

L'ospedale di Noto

Per quanto tempo il corpo sia rimasto senza battito non è ancora chiaro. Sicuramente quello che è accaduto due giorni fa nel reparto covid dell’ospedale Trigona di Noto, nel Siracusano, ha dell’incredibile. I medici avevano decretato la morte di una 73enne che un mese fa era stata ricoverata nel reparto dopo aver contratto il virus. La donna presentava già un quadro clinico complicato a causa di malattie pregresse e quando improvvisamente la situazione è precipitata i medici hanno provato a lungo a rianimarla. Ma si sono dovuti arrendere quando dopo almeno 15 minuti il corpo ha perso il colorito e i sanitari hanno riscontrato assenza di battito e di respiro. L’elettrocardiogramma piatto ha definitivamente tolto ogni speranza. E così al medico non è rimasto altro che telefonare alla figlia per comunicarle l'avvenuto decesso. La salma è stata lasciata nella stanza per due ore, così come prevede la procedura, e successivamente è stato ripetuto l’elettrocardiogramma. Ma da subito i sanitari si sono accorti del battito e della ripresa della donna. La famiglia aveva già predisposto tutto per il funerale che si sarebbe dovuto tenere oggi. Ma quando il medico ha richiamato dicendo che la donna era viva, il rischio che una delle due figlie potesse sentirsi male è stato concreto. La donna ieri mattina ha parlato ed interagito con i sanitari che ancora la guardano come un miracolo vivente.

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