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"Sistema Montante" in Sicilia, depone il teste chiave Alfonso Cicero

Antonello Montante

«Ho conosciuto Antonello Montante negli anni '80. Lo vidi alcune volte e credo di averci parlato forse 3 minuti. Sapevo che era un imprenditore con un’azienda di ammortizzatori. Poi per anni non lo vidi più fino al 2005 quando ricoprivo il ruolo di consigliere comunale». Lo ha detto Alfonso Cicero, chiamato oggi a deporre come teste in aula nell’ambito del processo sul «Sistema Montante» che si celebra con rito ordinario a Caltanissetta, ripercorrendo le fasi in cui conobbe l’ex leader di Confindustria Antonello Montante.

Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap Sicilia, parte offesa e parte civile nel processo, è considerato teste chiave dell’inchiesta. «Nel 2005 - ha ricordato - ero un giovane esponente dell’Udc e ricoprivo ruoli istituzionali in enti della Regione Siciliana. Ricordo che quello era il periodo in cui credo già fosse presidente di Confindustria di Caltanissetta, quando era decollata la stagione famosa della legalità. Un giorno lo incontrai casualmente uscendo dal Comune e lui mi fermò e mi disse che seguiva le mie iniziative politiche, che aveva particolare stima nei miei confronti e che gli avrebbe fatto piacere avere un confronto per scambiarci delle battute su varie tematiche sul territorio. La nostra conoscenza divenne poi amicizia».

«Credo anche - ha aggiunto Cicero - di aver espresso solidarietà in alcune occasioni in cui riceveva minacce. Parlo degli anni tra il 2005 e il 2009. Poi nel 2009 quando lasciai l'impegno politico, a seguito della mia eliminazione di candidato a sindaco, lui mi contattò per darmi massima solidarietà».

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