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Ecco chi è Ruggero Razza, fedelissimo di Musumeci e assessore alla Sanità in Sicilia

Ruggero Razza è uno dei fedelissimi del governatore siciliano Nello Musumeci, di cui da qualcuno è persino indicato come possibile erede alla guida della Regione. Classe 1980, nato a Milano ma di origini etnee, Razza è uno dei pilastri della cabina di regia di Diventerà Bellissima, il partito creato da Musumeci, al quale l’attuale assessore si è legato fin dalla metà degli anni ‘90. Avvocato penalista, maturità classica conseguita alla scuola militare “Nunziatella”, ha militato prima in Azione Giovani (membro dell’esecutivo nazionale), il movimento giovanile di Alleanza Nazionale, poi in Alleanza Siciliana, di cui è stato uno dei fondatori, e nel movimento politico La Destra.

È stato, nel 2012, prima assessore e poi vicepresidente della Provincia di Catania, nel 2018, quindi, l’investitura da parte di Musumeci in uno degli assessorati più importanti (e più “pesanti” economicamente) del Governo regionale. Quella scatenatasi oggi non è la prima bufera che Razza si è ritrovato ad affrontare in questa emergenza Covid. A maggio scorso, nell’ambito dell’operazione “Sorella Sanità”, è stato infatti arrestato l’uomo scelto insieme a Musumeci quale commissario per l’emergenza Covid in Sicilia, l’ex direttore generale dell’Asp di Palermo Antonino Candela, in un’inchiesta su corruzione e appalti pilotati nella sanità siciliana. A novembre, invece, il caso degli audio di Mario La Rocca, dirigente generale dell’assessorato alla Salute, che spronava i direttori delle Asp siciliane a “caricare” più celermente nel sistema informatico i posti letto di terapia intensiva dei vari ospedali dell’Isola, proprio alla vigilia delle decisioni del Governo sulle colorazioni delle regioni. Stavolta risulta indagato in prima persona e la bufera appare più violenta di qualunque altra.

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