Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coronavirus, Musumeci: "Situazione difficile, la Sicilia rischia la zona rossa. L'80% dice no ad Astrazeneca"

Dopo il "ricalcolo" delle vittime causate dal Covid in Sicilia, con l’inserimento avvenuto ieri di 258 vittime che nei mesi scorsi non erano state comunicate al Ministero della Salute e di oltre 6 mila guariti, non si placano le polemiche. «Non vogliamo nascondere né i morti, né i guariti: i siciliani devono sapere che al governo c'è gente per bene» ha rimarcato in conferenza stampa il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, per il quale è in atto «una ignobile campagna di denigrazione messa in piedi dall’opposizione».

Riferendosi alle reiterate richieste di dimissioni dopo l'inchiesta di Trapani ora in mano alla Procura di Palermo sui presunti dati taroccati trasmessi all’Iss, e l’aumento dei contagi in Sicilia con la disposizione di numerose zone rosse il governatore ha parlato di «tanti sciacalli e iene che accerchiano il governo di centrodestra in Sicilia». Intanto la curva dei contagi si mantiene stabile. Oggi sono 1.229 i nuovi positivi su 26.229 tamponi processati, circa trecento in meno rispetto a ieri ma con una incidenza ferma al 4,7%. La Regione, secondo il report del Ministero della Salute, è settima per numero di contagi giornalieri. Dopo il riallineamento di ieri, oggi le vittime sono 14 e portano il totale a 5.029. Il numero degli attuali positivi è di 22.191 con un incremento di 439 rispetto a ieri; i guariti sono infatti 776. Torna invece a scendere sia pure di poco, dopo gli incrementi degli ultimi giorni, il numero dei pazienti Covid ricoverati in ospedale: sono 1.316, uno in meno più rispetto a ieri, di cui 164 nelle terapie intensive, 4 in meno. Per quanto riguarda la distribuzione per provincia, a Palermo, dove da domani sera sarà estesa la zona rossa a tutto l’hinterland, si registra ancora una volta oltre un terzo di nuovi casi, 433.

Anche per questo motivo si sta cercando di accelerare al massimo la campagna vaccinale, tenendo aperto l’hub della Fiera del Mediterraneo fino alla mezzanotte. Ieri, primo giorno di apertura, nel corso del turno serale sono state somministrate quasi 500 dosi in più. L’obiettivo, ha spiegato il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa, è quello di garantire all’incirca 800 somministrazioni e, in prospettiva, di restare aperti h24. Ma per questo sono necessarie le dosi promesse. «La campagna vaccinale torna a ritmi sostenuti - ha dichiarato Musumeci - e nella giornata di ieri sono state superate le ventimila dosi inoculate. Nei prossimi giorni contiamo di assestare ulteriormente il dato e di completare il coinvolgimento dei medici di famiglia, cui possiamo destinare una ulteriore dotazione di vaccini Moderna. A metà aprile, inoltre, è previsto l’arrivo tanto atteso delle prime dosi del vaccino Janssen di Johnson&Johnson».

Poi la chiosa:  «Quello che mi preoccupa è la Sicilia perché il dato che abbiamo registrato in provincia di Palermo ci fa preoccupare anche per il resto dell’Isola. Abbiamo un Rt di oltre 1,22 e il tetto massimo è 1,25. E’ facile pensare che se la situazione nel Palermitano dovesse ritrovarsi in almeno due, tre province della Sicilia, noi saremo costretti a chiudere. E' un danno e una beffa: un commerciante deve chiudere e vede le strade piene di gente a passeggio. Non è possibile questo. E questo succede perché non c'è responsabilità collettiva sufficiente e non c'è la presenza sufficiente della forze dell’ordine. Ma come si fa inquietante questo momento a guardare al consenso: chi gestisce una epidemia può davvero preoccuparsi di perdere 10, 100 o mile voti?. Lo dico agli sciacalli politici»

«In Sicilia c'è l’80% di rinuncia del vaccino AstraZeneca. Su 100 persone, 80 dicono di no. E' naturale - ha aggiunto - che la condizione di allarme sia particolarmente elevata, ma abbiano il dovere di credere agli scienziati che dicono che è più pericoloso non vaccinarsi piuttosto che vaccinarsi». «Per poter uscire da questo tunnel e smetterla di dichiarare zone rosse c'è una sola soluzione: immunizzare la comunità siciliana, sottoporla a vaccino ed è quello di cui ci stiamo occupando», ha concluso.

 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia