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Mafia, imponevano il pizzo e gestivano il mercato della droga a Enna: 30 arresti

Nel corso dell’attività investigativa è stato evitato un omicidio e sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti e armi da fuoco

Blitz antimafia in provincia di Enna. All’alba la polizia di Stato, con oltre 200 uomini, ha eseguito 30 arresti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, per associazione per delinquere di stampo mafioso aggravata dall’uso delle armi, estorsioni, danneggiamenti, traffico di stupefacenti.
Il gruppo criminale, appartenente a Cosa nostra di Enna, agiva in prevalenza nell’area nord della provincia, cercando di imporre il pagamento del pizzo e controllando, in regime di monopolio, il mercato della droga. Nel corso dell’attività investigativa è stato evitato un omicidio e sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti e armi da fuoco.
Particolarmente significativa questa operazione sviluppatasi sul territorio di Enna, zona tradizionalmente ritenuta neutra e sicura dai capi di Cosa nostra che proprio qui tennero la riunione della Commissione che decise la strage di Capaci.
L’operazione è denominata «Caput Silente».

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