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Denise Pipitone, l'appello della mamma: "E' l'ora di parlare, non tenetevi questo peso"

«Adesso basta! Chi sa parli. Mettete fine a questo calvario che dura da 17 anni». E’ un appello disperato quello che Piera Maggio, in un’intervista all’ANSA, rivolge ai suoi concittadini che ieri sera si sono stretti, ancora una volta, attorno a lei e a Piero Pulizzi, genitori della piccola Denise scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo mentre giocava davanti casa.

Un mistero infinito, un giallo ancora senza risposte tornato improvvisamente d’attualità ieri, quando i carabinieri della Scientifica e i vigili del fuoco hanno ispezionato la casa dove abitava Anna Corona, l’ex moglie di Piero Pulizzi. Un sopralluogo sotto i riflettori delle tv e davanti le telecamere piazzate in via Pirandello 55, dove gli investigatori erano già stati 17 anni prima senza alcun esito. E’ stato così che Piera Maggio ha appreso in diretta, mentre era collegata su Rai2 con la trasmissione «Ore 14», che forse stavano cercando il corpo della sua bambina. Non era così, perché l’ispezione era stata disposta dalla Procura di Marsala, dopo alcune segnalazioni, "per verificare lo stato dei luoghi».

Ma il tam tam mediatico, con indiscrezioni e notizie incontrollate, aveva già rilanciato la notizia su alcuni siti e attraverso i social. L’ennesimo strazio riservato a questa donna dal carattere forte, ma che ad un certo punto non ce l’ha fatta più: «Vi chiedo di potere abbandonare la trasmissione», ha detto visibilmente provata. «Apprendere in tv che cercavano i resti di Denise in quella casa - commenta oggi - mi ha fatto molto male per me è stato un colpo al cuore. Chi ha avuto il cattivo gusto di dire queste falsità?». Non è l’unico rovello di Piera Maggio, che sul rapimento della figlia ha le idee molto chiare anche se non ha le prove .

«In questa città - spiega - c'è chi ha visto e sa come è scomparsa Denise ed è a queste persone che mi rivolgo: fatevi coraggio e l’ora di parlare, non potete tenervi sulla coscienza questo peso». «Denise è figlia di questa città - aggiunge la mamma - e dobbiamo proteggerla. Quando è stata rapita aveva appena quattro anni. La mia piccola merita verità e giustizia». Ieri sera Piera Maggio e Piero Pulizzi hanno ricevuto l'abbraccio dei mazaresi in piazza della Repubblica. Una solidarietà, manifestato anche dal sindaco Salvatore Quinci e dal vescovo Domenico Mogavero, che ha colmato d’affetto il cuore di questa «mamma coraggio», dopo i «momenti terribili» vissuti nel pomeriggio.

Piera appare stanca e provata, ma di certo non rassegnata: "Finché non saprò la verità su mia figlia non smetterò di lottare. Chi sa parli ora. Questi 17 anni sono stati un tempo lunghissimo che abbiamo vissuto con Piero sperando di poter riabbracciare Denise e, dall’altro lato, vivendo i processi in cui abbiamo scoperto cose clamorose che oggi, grazie ai media, sono diventate di dominio pubblico». Un’inchiesta che prima ha visto archiviata la posizione di Anna Corona, e poi ha visto la figlia della donna, Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, assolta con sentenza ormai definitiva.

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