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Vaccini, Pomara: nessun effetto potenziante della seconda dose sulla prima già ricevuta

Cristoforo Pomara

«Sulla base degli studi scientifici internazionali anche di matrice siciliana, recentemente pubblicati su autorevoli riviste come "Haemathologica" e "Diagnostics", sembrerebbe coinvolto il sistema immunitario in termini di risposta innata e autoimmune per cui la seconda dose non dovrebbe esercitare nessun effetto potenziante sulla prima dose ricevuta e quindi anche alla luce delle decisioni del Cts mi sento di rasserenare chi ha già effettuato il richiamo». Lo dice il professore Cristoforo Pomara, direttore della cattedra di Medicina legale del policlinico universitario di Catania, che ha coordinato un gruppo di ricerca sui decessi correlati a vaccino, in particolare AstraZeneca.

«I numeri tra l’altro - prosegue Pomara - suggeriscono che gli effetti indesiderati alla seconda dose sono ancora più rari rispetto alla prima» Il professore Pomara invita il Cts a fornire «indicazioni chiare e non raccomandazioni». «Ove le informazioni fossero scientificamente supportate allora non dovrebbe esserci una raccomandazione ad evitare il vaccino negli under 60, ma una specifica indicazione a somministrarlo solo agli over 60 e in ogni caso solo a quelli tra questi non affetti da importanti patologie autoimmuni o della coagulazione». «Sono convinto - prosegue Pomara - che i vaccini sono rimedi sicurissimi farmacologicamente e gli unici in grado di contrastare e debellare la pandemia. È urgente e non derogabile l’istituzione di un registro nazionale delle autopsie Covid-19 e vaccino correlate e l’adozione, come fatto in alcune regioni d’Italia di procedure di rapida diagnosi delle complicanze da vaccino e dei protocolli terapeutici che già si conoscono e hanno dato risultati eccezionali "quod vitam" in altre realtà europee ed extraeuropee». Il processo che ha portato alle morti correlate alla vaccinazione si deve a una risposta immunitaria e infiammatoria eccessiva che ha cagionato una "piastrinopenia" da consumo con correlata emorragia a livello cerebrale. «La Sicilia oggi - conclude Pomara - ha un pool di esperti, autori degli studi, che sono disponibili a supportare e a fornire ogni indicazione finalizzata al monitoraggio e al controllo di tali rare complicanze». (ANSA).

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