Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Stretto, l'ennesimo segnale dall'Europa: "Se non si fa il Ponte è colpa dell'Italia"

Il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria è definito "di rilevanza unionale" e fa parte integrante delle Reti Ten-T. Il mancato inserimento nella lista delle opere dipende da Roma

Adina-Ioana Valean. La "ministra" dei Trasporti del Governo Von der Leyen

Immaginiamo, per un momento, cosa provi una commissaria europea, con delega ai Trasporti, costretta a ribadire, per l’ennesima volta, che il Ponte sullo Stretto è un’opera di interesse e di rilevanza continentale (l’aggettivo utilizzato è “unionale” che sta a indicare ciò che, prima del Trattato di Lisbona, veniva designato con l’aggettivo “comunitario”), che rientra nella Rete transeuropea Ten-T ma che, nello stesso tempo, non può comparire nell’elenco delle opere da realizzare entro il 2030 se il Paese nel quale la grande infrastruttura verrà realizzata non produce atti ufficiali in tale direzione. Cosa può provare, se non incredulità e sconcerto?
Adina Valean, romena, “ministra” alle Infrastrutture del Governo Ue guidato da Ursula von der Leyen, lo ha ribadito anche ieri, in risposta a una nuova interrogazione parlamentare, presentata dall’eurodeputato Vincenzo Sofo (Fratelli d’Italia), sulla rilevanza strategica del Ponte sullo Stretto. La commissaria europea «ha confermato che il collegamento tra Calabria e Sicilia rientra nella Rete Ten-T ed è dunque considerata di importanza unionale dall’Unione europea. Tuttavia, quest’opera non è tuttora presente nell’elenco dei collegamenti da realizzare per il completamento della rete». E Vincenzo Sofo, insieme con il collega europarlamentare Raffaele Stancanelli, definisce tale assenza «aradossale visto che la Commissione chiede il completamento della Rete Ten-T entro il 2030 ma senza questa opera ciò è impossibile».
È un deja vu. Un film già visto qualche mese addietro, quando la stessa Adina Ioana Valean, il 18 maggio scorso, replicando a un’altra interrogazione presentata il 12 aprile 2021 dallo stesso europarlamentare Vincenzo Sofo, ribadiva che «la valutazione di un progetto sulla rete Ten-T può essere effettuata solo sulla base di una proposta concreta e matura dello Stato membro che evidenzia in particolare il valore aggiunto della Ue per la Rete. Questo è anche un prerequisito per un eventuale contributo finanziario della Ue. Finora le autorità italiane non si sono rivolte alla Commissione con piani concreti in merito a questo collegamento».
Sconcerto della commissaria, reazione durissima dei deputati a Strasburgo. «Riteniamo gravissimo – affermano Sofo e Stancanelli – che il Governo Draghi, dopo tanta retorica sulla realizzazione di questa infrastruttura, non l’abbia inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e ci appelliamo ai ministri Carfagna e Giovannini affinché pongano rimedio a questa mancanza». E i due europarlamentari annunciano che la questione verrà trattata anche durante il convegno “Il potenziamento del sistema dei trasporti in Sicilia e Calabria".

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia