Domenica 28 Aprile 2024

Estorsioni, minacce e frustate: cinque arresti nel Catanese

Estorsione in concorso pluriaggravata: è l’accusa contestata a cinque persone dai carabinieri di Paternò. In manette Giuseppe Amantea già definitivamente condannato quale appartenente all’associazione per delinquere di tipo mafioso denominata Santapaola Ercolano e fratello di Francesco Amantea attualmente detenuto e sottoposto al regime di cui all’art. 41bis. Gli altri quattro arrestati sono Barbaro Messina, braccio destro di Giuseppe Amantea, Filippo e Rosario Cunsolo, rispettivamente padre e figlio e il nipote Consolato Emanuele Pedalino. Le indagini sono state avviate dalla denuncia presentata lo scorso giugno da un uomo di Paternò il quale, spaventato dalle pesanti minacce e violenze subite, riferiva ai carabinieri della locale Compagnia che il figlio minorenne qualche giorno prima, nel compiere un furto dentro un casolare abbandonato, aveva trovato delle munizioni che aveva consegnato successivamente a Pedalino. Quest’ultimo, accusandolo di aver rubato anche alcune armi, occultate all’interno del casolare, pretendeva la cifra di duemila euro per il presunto danno subito, colpendo il minore con schiaffi e con un frustino da cavallo e minacciandolo di ulteriori conseguenze. Successivamente il padre del minore, nella centralissima via Teatro di Paternò, è stato aggredito con schiaffi e pugni da Rosario Cunsolo, il quale - anche assieme al padre Filippo - ribadiva la richiesta estorsiva di duemila euro già avanzata da Pedalino. La vittima si è rivolta quindi a Barbaro Messina e Giuseppe Amantea chiedendo loro di intervenire quali intermediari, in forza del loro carisma criminale, anche al fine di mitigare le richieste dei Cunsolodi Pedalino. Messina e Amantea hanno minacciato la vittima costringendola a consegnare un acconto di 500 euro a Barbaro Messina che doveva poi riversarla ai Cunsolo.

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