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Palermo, "Bivio 2": nuovo blitz, vecchi silenzi. 8 arresti a Tommaso Natale -NOMI

Ieri Ciaculli, oggi un altro mandamento strategico, quello di Tommaso Natale. E spunta un altro dato in questa direzione: 11 casi di pizzo documentati, di cui solo 2 denunciati spontaneamente

Quanto poco è scontata ancora la denuncia del pizzo a Palermo. Ieri, in un blitz antimafia, erano venuti fuori 50 episodi estorsivi nel mandamento di Ciaculli, a fronte di nessuna denuncia. Oggi, nell’ambito dell’operazione «Bivio 2», in un altro mandamento strategico, quello di Tommaso Natale, spunta un altro dato in questa direzione: 11 casi di pizzo documentati, di cui solo 2 denunciati spontaneamente dalle vittime, nonostante siano stati commessi con particolare violenza e con atti intimidatori. Vittime le imprese attive sul territorio.

Gli episodi

Ricostruito l’incendio commesso ai danno di un esercizio commerciale di Sferracavallo, attentato che è stato ricondotto al tentativo del boss Giulio Caporrimo, del figlio Francesco, e di Francesco Ventimiglia, di farsi assegnare la gestione del locale, provocando anche un incendio per vincere le resistenze del titolare.

Poi il rogo in un cantiere edile per la realizzazione della rete fognaria di Sferracavallo, per consentire ad Antonino Vitamia e a Vincenzo Taormina di ottenere il subappalto di alcune lavorazioni; l’incendio a un furgone di una società di costruzioni, registrato in diretta dalle microspie degli investigatori; l’intimidazione a una società edile che stava svolgendo lavori di ristrutturazione di un immobile a Sferracavallo, per ottenere la commessa per i lavori di impiantistica in favore di Vitamia; il tentativo di vietare, da parte di Taormina, la possibilità di svolgere lavori di scavo nella zona di Sferracavallo a un imprenditore, rivendicando la potestà sul territorio che consentiva soltanto a Taormina e Francesco Adelfio la possibilità di svolgere lavori di scavo nel territorio dell’intero mandamento; l’estorsione a un cantiere edile di Sferracavallo commessa da Vitamia e Taormina i quali sono riusciti a farsi assegnare parte delle lavorazioni di cantiere; l’estorsione a un commerciante di Tommaso Natale, a un altro cantiere edile e, infine, la sistematica realizzazione di 'cavalli di ritorn0' che consentivano agli affiliati di realizzare ingenti guadagni facendosi consegnare denaro per la restituzione di veicoli rubati.

Oprazione "Bivio 2": i nomi degli arrestati

Questo l’elenco dei destinatari della misura di custodia cautelare emessa dal gip Palermo, nell’ambito dell’operazione «Bivio 2» eseguita dai carabinieri di Palermo e richiesta dalla Dda del capoluogo siciliano.

Custodia cautelare in carcere per Giulio Caporrimo, 52 anni; il figlio Francesco Caporrimo, 27 anni; Vincenzo Billeci, 52 anni; Antonino Ciaramitaro, 29 anni; Fabio Gloria, 46 anni; Vincenzo Taormina, 49 anni; Giuseppe Vassallo, 56 anni.

Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Fabio Ventimiglia, 44 anni, ma anche per Salvatore Giallombardo, 40 anni, attualmente ricercato.

Giulio Caporrimo, Giulio, Billeci, Ciaramitaro, Gloria e Taormina sono già detenuti per altra causa ma il gip Lorenzo Jannelli ha ravvisati il «grave quadro indiziario per it reato di cui all’art. 416 bis», con funzioni direttive per Giulio Caporrimo. Le indagini del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Palermo sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia Salvatore De Luca e dai sostituti Dario Scaletta e Felice De Benedittis.

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