Le modifiche dei parametri per i cambi di colore in programma da venerdì permetteranno a quattro regioni di non passare in zona gialla. In base all' incidenza dei contagi, infatti, le regioni Sardegna (74), Sicilia (61), Lazio (61) e Veneto (58), tutte sopra la soglia limite dei 50 nuovi casi settimanali, sarebbero state “retrocesse” dalla cabina di regia nella zona gialla che prevede, ad esempio, obbligo di mascherina anche all’aperto.
Invece anche le quattro regioni resteranno bianche perché i nuovi parametri che il governo sta mettendo a punto affiancano all’incidenza dei contagi i livelli di ospedalizzazione che, fino ad oggi, sono mantenuti ovunque bassi.
Ecco perché tutte le regioni, almeno per il momento, sono al riparo da cambi di colore. Anche se la Sicilia è più a rischio delle altre, perché registra un tasso di occupazione di posti letto di malati Covid in terapia intensiva del 3% e nei reparti ordinari del 5% in entrambi i casi sopra la media nazionale che si attesta sul 2%.
Intanto alcuni presidenti delle piccole regioni, durante l’incontro con il Governo sul nuovo decreto, hanno espresso il timore che l’aggiornamento dei nuovi parametri possa esporli al rischio di passare in zone di colore più restrittive. Tra queste ci sono l’Umbria e la Valle D’Aosta, anche se - a quanto si apprende - dagli interlocutori sarebbero arrivate rassicurazioni, con la garanzia di flessibilità in questi casi.
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