Niente accesso agli uffici pubblici a chi è senza Green pass. Il Comune di Palermo si adegua subito all’ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, criticata anche dalla sua maggioranza, da Lega e FdI. Il segretario generale, Antonio Le Donne, d’intesa con il vicesindaco, Fabio Giambrone, rende noto che l’amministrazione, in attuazione dell’ordinanza del 13 agosto, interdirà, a coloro che saranno sprovvisti della certificazione verde, l’accesso ai servizi pubblici erogati direttamente dal Comune di Palermo, a quelli erogati dalle aziende comunali partecipate e dai soggetti privati incaricati dal Comune. Nelle more dell’adozione di un apposito provvedimento direttoriale, i dirigenti capi area e i dirigenti datori di lavoro - viene spiegato dall’amministrazione comunale di Palermo - «impartiranno le opportune indicazioni operative» agli uffici posti sotto la loro direzione, affinché il personale posto a presidio degli edifici comunali e delle aziende erogatrici di servizi comunali, «eserciti il controllo dell’accesso impedendolo a coloro che si trovino sprovvisti del green pass» e vengano attivati «al massimo grado» i servizi on line, le interlocuzioni con i cittadini tramite video conferenza o con altri mezzi audio-video idonei a evitare ogni interruzione della comunicazione individuale con l’utenza. In generale dovrà essere data esecuzione integrale alle disposizioni sulle modalità di erogazione dei servizi e di garanzia delle funzioni contenute nelle direttive sul lavoro agile in periodo di emergenza 6 e 7 emanate dal segretario generale direttore generale. La Sispi supporterà «con ogni mezzo gli uffici comunali per garantire nel tempo minore possibile, compatibilmente con l’attuale periodo feriale, l’attuazione piena della ordinanza».