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Messina, la carica degli “inidonei”: 80 vigili urbani dalla strada agli uffici

Il Comune li trasferirà in “ruoli civili” dell’Amministrazione. Tutti i quesiti del Pd sullo svuotamento del Corpo. Dal comandante che non c’è ai 46 non prorogati

Circa 80 vigili urbani risultati inidonei al “servizio su strada”, pronti a passare a ruoli civili dell’amministrazione comunale. Un Corpo guidato non da un comandante, nemmeno da un dirigente, ma dal direttore generale “ad interim”, nella doppia veste di controllore e controllato. I 46 vigili a tempo determinato “scaduti” il 13 agosto e non prorogati. E poi ci si chiede perché, per fronteggiare il controesodo, si debba assistere ad una affannosa rincorsa degli agenti “superstiti”, con poche pattuglie in strada che somigliano ai soldati che vanno in guerra con armi spuntate.
Le condizioni della polizia municipale sono precarie da anni. Ma alcune mosse degli ultimi tempi sembrano aver aggravato un quadro sul quale è urgente intervenire. E avere risposte. Quelle che chiedono i consiglieri comunali del Pd (Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Claudio Cardile, Felice Calabrò, Alessandro Russo e Biagio Bonfiglio di LiberaMe) in un’interrogazione urgente presentata ieri al sindaco De Luca, all’assessore al ramo Dafne Musolino, al direttore generale Federico Basile ed alla segretaria generale Rossana Carrubba.

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