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Covid in Sicilia: 5 comuni in zona arancione, 55 sotto osservazione

Preoccupa la situazione a Vittoria, in arancione come Comiso, Barrafranca, Niscemi, Pietraperzia. Nel messinese rischiano Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena

L’arrivo della zona gialla per la Sicilia semplifica, per molti versi, il lavoro del presidente della Regione, Nello Musumeci, dall’inizio di agosto obbligato a una serie di ordinanze che avevano messo in piedi un sistema di catalogazione dei territori a rischio a macchia di leopardo.
Il giallo, che purtroppo non è quello del sole che ancora a fine agosto rende rovente la Sicilia, era già stato anticipato dall'ordinanza del 22 agosto, quando furono individuati 55 Comuni con una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60 per cento del totale della popolazione vaccinale. E con una incidenza di contagi in sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti. Quella ordinanza del presidente della Regione Siciliana prevedeva un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target di immunizzati, l’utilizzo di mascherine all’aperto nei contesti di presenza di molti cittadini (quali ad esempio le strade) e il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48h antecedenti). «Mi aspetto che i siciliani non vaccinati - ha detto Musumeci subito dopo la decisione presa ieri da Roma - sentano la priorità di dare corso a questo dovere civico. Cos'altro deve accadere perché si convincano? Se nella terapia intensiva dei nostri ospedali vanno quasi tutti i non vaccinati, si vuole finalmente prendere contezza della necessità di proteggersi? La mia ordinanza sulla vaccinazione in 55 Comuni più esposti è operativa. Valuterò domani se estenderla a tutti i centri sotto i parametri di immunizzazione, a prescindere dalla diffusione del contagio. Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza e l’ipocrisia di qualche politico alla ricerca di facile consenso. Dobbiamo tutti e presto tornare alla vita normale».

I 55 Comuni sotto osservazione

Ad Agrigento

Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa.

A Caltanissetta

Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi.

A Catania

Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant'Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande.

A Enna

Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia (zona arancione).

A Messina

Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena.

A Palermo

Capaci, Cinisi, Terrasini.

A Ragusa

Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso (zona arancione), Ispica, Vittoria (zona arancione).

A Siracusa

Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino.

A Trapani

Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.

La misura della zona arancione per Comiso e Vittoria - che si aggiungono a Barrafranca, Niscemi, Pietraperzia nel livello di allerta e di restrizioni - è stata presa ieri.
I numeri del Covid, infatti, continuano a salire e il comune di Vittoria è quello che sta pagando - in provincia di Ragusa - un prezzo altissimo sia per contagi, sia per numero vittime. E l’età media si sta abbassando. Delle 2.567 persone positive ieri in provincia, 1116 erano a Vittoria e questo dato ufficiale non contempla tutte le persone che hanno effettuato il test anti-covid «fai da te» senza comunicarne esito all’Azienda sanitaria provinciale e i test in libera vendita che nelle farmacie e nei supermercati vanno a ruba. Un ulteriore elemento di preoccupazione a Vittoria - comune sciolto per mafia -, è dato dalla campagna elettorale «perenne"; dopo tre rinvii del voto causa pandemia, a ottobre si dovrebbe votare.

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