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Galleria Telegrafo sulla Messina-Palermo, Zafarana alla Regione: "Chiarezza su disservizi e responsabilità"

Interrogazione della deputata regionale, che fa riferimento al fonogramma dei Vigili del Fuoco e alla gestione della tratta autostradale

Valentina Zafarana

Interrogazione della deputata regionale, che fa riferimento al fonogramma dei Vigili del Fuoco e alla gestione della tratta autostradale: «A rischio l’incolumità di migliaia di utenti. Invece di difendere per partigianeria il loro management, l’assessore Falcone e il presidente Musumeci accertino tutte le possibili inadempienze dei soggetti affidatari e eventuali violazioni agli obblighi convenzionali»

Far chiarezza su quanto accaduto lo scorso 31 agosto all’interno della galleria Telegrafo, quando un mezzo in transito sulla tangenziale di Messina ha preso fuoco, creando una situazione di gravissimo pericolo per centinaia di utenti, a causa dei fumi sprigionati dal rogo e dalle temperature elevatissime raggiunte all’interno del tunnel. 

Ad accendere i riflettori sull’accaduto, con un’interrogazione rivolta all’assessore regionale alle Infrastrutture a alla Mobilità Marco Falcone, è la deputata regionale del M5s Valentina Zafarana, che chiede spiegazioni sulle cause dei gravissimi disservizi evidenziati nella relazione dei Vigili del Fuoco, con particolare riferimento ad eventuali responsabilità da parte del Consorzio per le autostrade siciliane.  

«In base a quanto riportato nel fonogramma trasmesso alle istituzioni dal Comandante Provinciale del Corpo Nazionale, Francesco Fazzari, al momento dell’incidente “non era presente e si sconosce l’attività svolta dal personale del presidio antincendio civile del CAS incaricato del servizio antincendio permanente presso le gallerie autostradali”. Si tratta di una denuncia molto grave, che impone immediate verifiche per accertare possibili omissioni e scongiurare ulteriori incidenti e disagi», commenta la deputata.

«La versione del Cas, - prosegue - la quale addebita la responsabilità ad agenti di Polizia Stradale che avrebbero fermato gli operatori impedendogli di giungere sul luogo, merita come minimo ulteriori approfondimenti, per capire se e come sia stato effettivamente possibile questo cortocircuito».

«Secondo lo Statuto del Cas, l'Assessore regionale ha potere di vigilanza e controllo sull'operato del Cas, ed è ora che Falcone lo eserciti realmente senza difendere per partigianeria il suo management», continua, invitando l’esponente della Giunta Musumeci ad effettuare un’ispezione straordinaria del Consorzio e delle infrastrutture ad esso affidate in virtù della convenzione stipulata con l’Anas a novembre del 2000.  

Sotto la lente della deputata, che cita anche le anomalie riscontrate dai tecnici incaricati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono gli standard di sicurezza garantiti agli utenti in transito nelle tratte in concessione: dalle condizioni strutturali della Galleria Telegrafo ai servizi di presidio antincendio per le gallerie di lunghezza superiore a 500m (affidati in appalto per dodici mesi il 26 Agosto del 2021).  

«Malgrado la narrazione fantasiosamente entusiasta e autoreferenziale dei fatti, con continue e vane rassicurazioni all’utenza, le circostanze testimoniano da tempo uno stato di pericolo costante su tutta la tratta autostradale, come dimostrano in modo inequivocabile le tantissime criticità denunciate dai cittadini e i rischi a cui sono sottoposti quotidianamente migliaia di automobilisti. L’incidente di fine agosto, che poteva avere conseguenze ben più nefaste, è solo l’ultimo di una lunga serie di gravi episodi che hanno messo a repentaglio l’incolumità degli utenti. Una situazione non più ammissibile, che con l'arrivo delle piogge invernali potrebbe aggravarsi ancora, a fronte degli allagamenti che si sono verificati l’anno scorso. L’assessore Falcone e il presidente Musumeci si assumano una buona volta le proprie responsabilità, innanzitutto accertando tutte le eventuali inadempienze dei soggetti affidatari o violazioni degli obblighi convenzionali da parte del Cas stesso, e finalmente diano spazio a fatti concreti, anziché alle vuote parole spese in questi anni», conclude.

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