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Cna Sicilia, oggi a Taormina l'assemblea quadriennale: la regione sia il traino di tutto il Mezzogiorno

Quasi 40 consigli elettivi di mestiere e raggruppamenti di interesse, 8 riunioni di Unione. Ed ancora, il coinvolgimento di pensionati e professionisti, oltre a ben 9 appuntamenti elettivi provinciali e ad un diffuso e capillare impegno e mobilitazione per il rinnovo degli assetti dirigenziali nei singoli territori.

Sono i numeri regionali che hanno preceduto l’assemblea quadriennale di CNA Sicilia, che si celebra oggi nella splendida cornice di Taormina. Ad ospitarla il palazzo dei congressi. “Oggi è una tappa importante del percorso avviato alcuni mesi fa – affermano i vertici regionali della Confederazione - abbiamo voluto lanciare un segnale  di fiducia, per ripartine insieme, facendo della Sicilia il traino di tutto il Mezzogiorno, in Cna e nel Paese”.

E il tema della giornata è incentrato proprio su questi temi, con particolare attenzione sulle opportunità provenienti dal Pnrr. E per dare una connotazione propositiva  all’evento, con occhio vigile sulle criticità, il programma propone un parterre di relatori qualificati ed autorevoli. “Abbiamo voluto scomodare figure e profili di primo piano – sottolineano Battiato e Giglione – per raccoglie e proporre concrete azioni rispetto alle dinamiche politiche ed economiche, soprattutto in ottica regionale, auspicando che le Istituzioni dimostrino apertura e sensibilità. Senza il coinvolgimento delle forze sociali e produttive è evidente che non potranno esserci strategie efficaci, rispondenti alle reali esigenze delle imprese”.

E parecchie riflessioni e richieste sono contenute nella relazione del Presidente di CNA. A seguire, dopo il saluto di benvenuto del sindaco di Taormina, Bolognari, sono previsti i contributi di: Salvatore Malandrino, General Manager Sicilia Unicredit, Alberto Planta, Direttore Commerciale Artigiancassa, Aleardo Benuzzi, Responsabile Nazionale Cru UnipolSai.

A calamitare l’attenzione della platea, la “radiografia” sullo stato di salute dell’economia italiana e siciliana da parte del dirigente dello Svimez, Stefano Prezioso. A coordinare la prima parte dei lavori, Marika Micalizzi, mentre a moderare la Tavola rotonda ci pensa il giornalista Rai, Maurizio Di Lucchio.

Partecipano al confronto la Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo  della Camera dei Deputati, l’on. Martina Nardi, il Vicepresidente della Regione Siciliana e Assessore dell’Economia, Gaetano Armao, il Professore Michele Limosani, Direttore del Dipartimento Economia dell’Università di Messina, e il Segretario di CNA Sicilia, Piero Giglione. Le conclusioni finali  affidate al Segretario Generale della CNA, Sergio Silvestrini.

Nel pomeriggio la seduta privata per eleggere gli organismi statutari: presidente, presidenza e direzione. Durante della giornata un significativo “tuffo nel passato”  con un prologo del libro sulla storia della CNA siciliana.

Il segretario generale Silvestrini: la Sicilia regione strategica per il futuro del Paese

“Dobbiamo affrontare sfide impegnative ma ho fiducia nell’Italia e nella Sicilia, una regione strategica per il futuro del Paese”. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, partecipa all’assemblea di CNA Sicilia per sottolineare che “senza il Mezzogiorno l’Italia non riparte” e la Confederazione di artigiani e piccole imprese è e sarà “componente vitale e dinamica per fornire risposte concrete al nostro popolo”.  Nella fase più acuta della pandemia “la CNA e tutto il nostro territorio hanno fornito un supporto e un sostegno determinante ad artigiani e piccole imprese”. “In Italia e in Sicilia avverto un clima nuovo – sottolinea Silvestrini – si percepisce la voglia di mettersi in gioco, di investire nel futuro per tornare a crescere, ridurre i divari territoriali”.

Il balzo del Pil conferma una rinnovata vitalità delle nostre imprese, il Mezzogiorno presenta una dinamica dell’occupazione più sostenuta rispetto alla media nazionale, il Superbonus 110% “anche grazie alle nostre sollecitazioni sta finalmente generando gli effetti attesi”. Il Recovery Plan “rappresenta un’occasione irripetibile per modernizzare l’Italia e inserire stabilmente il nostro sistema economico all’interno delle catene di valore a livello globale”, rileva il Segretario Generale della CNA che rinnova il messaggio alla politica di guardare alle esigenze reali delle imprese e dei cittadini. “E’ fondamentale che il governo, il parlamento e le istituzioni locali ci diano una mano garantendo efficienza della pubblica amministrazione, semplificazioni, certezza del diritto e un fisco che finalmente possa incentivare gli investimenti e non essere un ostacolo alla libera impresa”. “Abbiamo assoluto bisogno di valorizzare il capitale umano e di investire nella formazione di una classe di giovani imprenditori per poter affrontare le profonde e rapide trasformazioni del mondo”.

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