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Ad Acireale il Comune vuol valorizzare le scritte fasciste

È polemica nel centro del Catanese per il sì del sindaco (Alì del M5S) alla proposta di destinare circa 10 mila euro

Nella furia del politicamente corretto, che ha condotto in tutto il mondo all’abbattimento di statue e monumenti sgraditi a questa o a quell’altra minoranza, c’è un comune italiano che sembra voler andare controcorrente. È Acireale, nel Catanese, dove una parte della cittadinanza, con l’avallo del sindaco pentastellato, vuole valorizzare le scritte del Ventennio fascista sui muri degli edifici. «L’Italia è un esercito che ha conquistate molte vittorie e molte ne conquisterà», recita una di queste, che il logorio e la saggezza del tempo hanno provveduto a far sparire. Quando una cittadina se ne è accorta, ha approfittato della chiamata al bilancio partecipato (anch’esso destinato, se non regolamentato, a dare sfogo a follie populiste) per chiederne la valorizzazione, stimando in 5.000 euro il restauro (e altri 5.000 per un’altra scritta del genere, ne ha chiesti). La giunta, guidata da Stefano Alì, eletto con il Movimento 5 Stelle, ha approvato il progetto, a discapito di parchi giochi e attività culturali, anch’essi oggetto di altrettante proposte ma non ammessi al voto.

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