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Messina, il giorno del Green pass: a rischio i trasporti. Atm in allarme

Secondo le previsioni l’introduzione del passaporto vaccinale per i lavoratori non dovrebbe creare grandi disservizi

Il giorno del Green pass per lavorare è arrivato. A Messina, fino a ieri, grande fibrillazione perché lavoratori e datori di lavoro hanno dovuto cambiare le regole d’ingaggio e le frizioni non sono mancate e non mancheranno nemmeno oggi. I settori caldi, quelli sui quali si è maggiormente posata l’attenzione anche della Prefettura, sono quelli dei trasporti. Se oggi ci fossero molte “assenze” dovute alla mancanza del passaporto vaccinale, alcuni servizi essenziali sarebbero a rischio. Non solo il quotidiano movimento dei pendolari ma sarebbe compromessa anche la funzionalità di tutti quegli uffici che i lavoratori dovrebbero raggiungere ma che resterebbe sguarniti perché sono fermi bus, treni o navi. In questo senso da Palazzo del Governo arrivano rassicurazioni. L’attività ricognitoria, in particolar modo sulle attività portuali, ha dato segnali incoraggianti perché una percentuale vicina al 90% dei dipendenti della società armatoriali e di quelle portuali ha comunicato di essere in possesso del Green pass, da vaccino, da tampone o da esenzione che sia. All’Atm la situazione appare meno rassicurante. Lo screening effettuato dall’azienda ha dato esiti che, alla vigilia, hanno preoccupato i vertici. Su 235 autisti sono solo 93 quelli che hanno comunicato di avere il passaporto vaccinale. 37 non lo hanno, 17, ieri sera, risultavano ammalati e ben 88 non hanno risposto. «Sono preoccupato perché potrebbe esserci una riduzione dei servizi se oggi chi non è vaccinato non si presentasse con il tampone – ha detto ieri sera il presidente Giuseppe Campagna – Chi non ha risposto, invece è stato poco responsabile».

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