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Coronavirus in Sicilia, 7 vittime e quasi 300 nuovi casi: Siracusa, Catania e Messina in pole

Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 42 casi, Catania 116, Messina 10, Siracusa 46, Ragusa 7, Trapani 4, Caltanissetta 6, Agrigento 25, Enna, 30.

Sono 286 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 14.619 tamponi processati in Sicilia. Ieri erano 368. L’incidenza scende al 1,8% rispetto al 2,5% di ieri. L’isola è al sesto posto per contagi giornalieri, al primo posto c'è il Veneto con 446 casi, al secondo posto il Lazio 431 casi, al terzo la Lombardia 383 casi, al quarto la Campania con 355 e al quinto l'Emilia Romagna con 294.

Gli attuali positivi sono 6.682 con una diminuzione di 124 casi. I guariti sono 403 mentre si registrano altre 7 vittime che portano il totale dei decessi a 6.967. La Regione comunica che le vittime sono dei giorni scorsi. Sul fronte ospedaliero sono adesso 314 ricoverati, 2 in più rispetto a ieri mentre in terapia intensiva sono 48 uno in meno rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 42 casi, Catania 116, Messina 10, Siracusa 46, Ragusa 7, Trapani 4, Caltanissetta 6, Agrigento 25, Enna, 30.

Continua la decrescita della curva epidemica in Sicilia. Il progressivo decremento dei nuovi contagi ha fatto registrare un’incidenza settimanale di 36,5 casi su 100 mila abitanti tra l’11 e il 17 ottobre, con un’ulteriore riduzione rispetto alla settimana precedente (40,8 su 100 mila abitanti) e al di sotto della soglia di 50 casi su 100 mila.

Il trend appare, però, non omogeneo in tutte le province e occorre valutare attentamente l’andamento delle prossime settimane. Il rischio, in termini di nuovi casi, si mantiene più elevato rispetto alla media regionale nell’area centro-orientale dell’Isola, nelle province di Siracusa (60,5), Catania (62,6) e Messina (47,4).

Continua a ridursi l’incidenza di nuove ospedalizzazioni e il livello di occupazione dei posti letto, indicatori che riflettono l'impatto di casi delle settimane precedenti e interessano prevalentemente soggetti non immunizzati. Resta stabile la letalità. Per quanto riguarda la campagna vaccinale elemento di attenzione è l’obbligo del "green pass" nei luoghi di lavoro che ha determinato un incremento delle prime dosi erogate nell’ultima settimana.

In particolare, si evidenzia un picco a ridosso del 15 ottobre, data d’inizio dell’obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro (nella sola giornata del 14 ottobre le prime dosi somministrate sono state 9.507). Si registra un significativo trend in aumento delle prime dosi, concentrato nelle fasce di età 12-19, 20-29, 30-39, 40-49, con un incremento del 4,81 per cento di dosi somministrate rispetto alla settimana precedente.

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