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Sicilia, il nuovo corso di 12 aree di servizio su A18 e A20: affidamenti prossimi al traguardo

Gare gestite dal Cas. Sul piatto circa 408 milioni di euro

Tremestieri. L'area di servizio lungo la tangenziale di Messina verso Catania

Quello della nuova gestione di 12 stazioni di servizio sull’A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo è un appalto su cui il Consorzio autostrade siciliane e la Regione puntano molto. Si erano ipotizzati tempi più celeri per la conclusione delle gare, ma considerata la posta in gioco (circa 408 milioni di euro complessivi) e l’importanza dei contratti (assegnazione per 12 anni con possibilità di altri 24 mesi di rinnovo), l’iter sta andando per le lunghe. Archiviata la prima previsione dello scorso maggio, al momento la stazione appaltante, ossia il Cas, è in attesa della nomina della commissione incaricata da parte del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Pertanto, come si legge nel “Portale appalti”, le date indicate nel bando dell’11 e 15 novembre 2021 non potranno essere quelle di inizio lavori dello stesso gruppo. «Con pec dedicata verrà fornita ai concorrenti la data di insediamento e inizio lavori e il relativo link per il collegamento e la partecipazione, da parte dei soggetti formalmente delegati, alle sedute di gara», si legge nel sito del Consorzio.

Il cui direttore generale e rup Salvatore Minaldi, a proposito degli affidamenti in subconcessione, della gestione dei Servizi Oil e attività collaterali Shop/C-Store/Bar sottopensilina, afferma: «Stiamo andando avanti. Sono stati chiesti chiarimenti e informazioni a cui abbiamo risposto. Mi risulta ci siano diverse offerte». Sei i lotti per l’A18: Aci Sant’Antonio Est, Aci Sant’Antonio Ovest, Calatabiano Est, Calatabiano Ovest, Santa Teresa Est e Santa Teresa Ovest. Altrettanti per l’A20: Divieto Nord e Sud, Olivarella Sud, Tindari Nord e Sud, Tremestieri Ovest.

La gestione di questi “punti” è una complessa questione che il Cas si è trascinata dietro per molti anni e sulla quale la governance guidata dal presidente Franco Restuccia ha invece puntato l’attenzione, impegnandosi nella sua risoluzione. Un’attività indispensabile, quindi, con affidamenti bloccati dal 2004 e proseguiti con proroghe che hanno procurato negli anni non pochi disaggi all’utenza.

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