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Fiumi di cocaina e hashish da Calabria, Puglia e Albania alle piazze di Catania: 12 arresti

L’inchiesta, denominata «Alter ego», ha consentito di delineare il ruolo rivestito da alcune figure di spicco di diverse famiglie mafiose nello scenario criminale etneo

Blitz antidroga dei carabinieri di Catania: smantellato un gruppo mafioso specializzato nel traffico di grosse quantità di hashish e cocaina. I carabinieri del Comando provinciale e dei reparti specializzati dell’Arma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip nei confronti di 12 persone accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio con l’aggravante del metodo mafioso.

"Alter ego"

L’inchiesta, denominata «Alter ego», coordinata dalla Dda e condotta dal Nucleo operativo della compagnia di piazza Dante, ha consentito di delineare il ruolo rivestito da alcune figure di spicco di diverse famiglie mafiose nello scenario criminale etneo nel traffico di ingenti quantità di stupefacenti e nell’approvvigionamento anche oltre i confini regionali e nazionali. "L'indagine condotta dai carabinieri - ha detto Roberto Martina, comandante della Compagnia di Catania Piazza Dante - ha consentito di attestare la verosimile appartenenza di due indagati alla famiglia mafiosa Cappello-Bonaccorsi, nonché di delineare il ruolo rivestito da un altro indagato, nello scacchiere del narcotraffico catanese perchè, come un vero e proprio broker, riusciva a immettere sul mercato ingenti quantitativi di droga, anche proveniente dall’estero, di cui 350 chili sono stati sequestrati, per poi rivenderli a consorterie mafiose anche contrapposte tra loro".

Oltre 200kg, quasi 5 milioni

Il gruppo, secondo l’accusa, spacciava hashish, cocaina e marjuana a Catania, nel Siracusano e a Malta. La sostanza stupefacente era importata da Albania, Olanda, Calabria e Puglia. Durante le indagini sono stati arrestati tre uomini mentre scaricavano da un’auto scatoli di cartone con il marchio di una nota casa produttrice di pasta che contenevano 242 chilogrammi di hashish. Nell’ambito delle varie fasi dell’inchiesta, i carabinieri hanno sequestrato complessivamente droga per un valore stimato in circa 5 milioni di euro.

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