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Ponte sullo Stretto: Musumeci: “Non è un capriccio. Noi penalizzati volutamente”

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci

«Il Ponte sullo Stretto non è un capriccio perché il collegamento stabile sullo Stretto di Messina è il completamento del corridoio transeuropeo che parte da Berlino e finisce a Palermo. Spero che lo vogliano capire tanto a Bruxelles quanto a Roma. E non capisco la ragione per la quale non possiamo contestualmente pensare al Ponte e migliorare le infrastrutture interne».

Così il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, intervenendo da remoto all’evento digitale organizzato dal Sole 24 Ore e Confindustria «Innovation Days - La fabbrica del futuro», in diretta streaming dalla sede delle Cantine Florio di Marsala (Trapani). «Abbiamo chiesto al governo centrale di mettere 500 milioni ciascuno e sistemare le infrastrutture provinciali - ha proseguito Musumeci -. Il resto, come le infrastrutture strategiche, sono di competenza romana e sono inserite nella legge obiettivo dal 2001». Per il presidente della Regione «c'e stata una scientifica volontà di penalizzare la mobilità ferroviaria e autostradale siciliana», per questo «serve una vertenza aperta su Roma senza sciocco rivendicazionismo nella consapevolezza che la Sicilia e il Sud sono stati sacrificati in passato. Non chiediamo elemosine ma pari opportunità. Abbiamo il diritto di farlo - si interroga Musumeci - è una domanda che rivolgo al presidente Draghi e al Governo».

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