Lunedì 06 Maggio 2024

Anche un quadro fiammingo nel tesoro di un imprenditore vicino ai clan di Gela

Beni per 6,5 milioni di euro, fra cui un preziosissimo quadro fiammingo del XVII secolo sono stati confiscati dalla Dia di Caltanissetta a un professionista e imprenditore originario di Caltagirone (Catania) e residente a Brescia, attualmente detenuto per reati di associazione a delinquere e associazione di tipo mafioso nel carcere «Marassi» di Genova. Un'opera di elevatissimo valore storico e artistico risalente al XVII secolo del maestro Jacob Joardens raffigurante «Flora, Sileno e Zefiro». L'uomo è ritenuto contiguo ai clan mafiosi di Gela operanti nella provincia di Caltanissetta e con ramificazioni in tutta Italia.

Una rapida ascesa al Nord

Gli accertamenti avviati nel 2018 e gli ulteriori riscontri effettuati hanno consentito di metterne in luce la rapida ascesa economica con la costituzione nel nord Italia di numerose società attive in molteplici settori e risultate tutte direttamente o indirettamente a lui riconducibili.

La confisca definitiva

Ha interessato beni stimati in oltre 6,5 milioni di euro ubicati nelle province di Bergamo, Brescia, Caltanissetta, Milano, Roma, Torino e Verona e riguardano 2 ditte individuali (e rispettivi beni strumentali), 10 società (interi capitali sociali e rispettivi beni strumentali), una quota societaria pari al 60% del capitale, 5 fabbricati a Lonato del Garda, 4 auto e 32 rapporti bancari, postali e assicurativi.

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