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Musumeci: "Insufficiente l'obbligo vaccinale solo per over 60. Serve coraggio"

"Spero che oggi si decida per l’obbligo vaccinale, è giunto il momento di decisioni forti". Ad affermarlo è il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, nel corso del suo intervento a "Timeline", rubrica di Sky Tg24. "Rispettiamo le posizioni di chi è scettico verso il vaccino, ma di fronte a una situazione del genere bisogna mettere la salute davanti a tutto. E questo è compito del governo", aggiunge. "Sono contento che la Lega si sia espressa a favore dell’obbligo vaccinale per gli over 60 e i fragili, ma non basta. Con la curva epidemiologica schizzata verso l’alto bisogna prendere decisioni drastiche e definitive. Un presidente di Regione vive la realtà locale in maniera diversa rispetto ai partiti nazionali: il nostro compito è interpretare nel modo più rapido ed efficiente possibile le esigenze della gente. E ciò che percepisco in questo momento è che il tracciamento dei contagi è andato in tilt e che l’unica soluzione è introdurre il vaccino per tutti", aggiunge Musumeci.

"La didattica a distanza per non vaccinati sarebbe un provvedimento discriminatorio e causerebbe ulteriore disagio tra i bambini. Da genitore e da nonno ritengo che i bambini debbano continuare a stare insieme tra di loro. Il vero problema è che da parte dei genitori c'è poca spinta per vaccinare i figli: la Sicilia è ancora sotto la soglia del 10% per le somministrazioni ai più piccoli" ancora Musumeci.

«In Sicilia - ha aggiunto Musumeci - abbiamo una situazione particolare. Abbiamo, intanto, il 70-80% dei ricoverati per Covid non ha mai fatto un vaccino e questo la dice lunga sulla condizione in cui si tiene il Paese di fronte a una minoranza irriducibile. Inoltre, negli ospedali vengono considerati malati anche gli asintomatici, cioè quelli che non hanno neanche un colpo di tosse, e tutto questo non solo altera statistiche ma determina problemi perché un paziente, anche se asintomatico e ha bisogno di intervento immediato per altre patologie, deve andarsi a cercare un ospedale per Covid. E’ per questo che in ogni provincia siciliana cerchiamo di immaginare, in Sicilia, strutture ospedaliere per positivi che non presentano sintomi».

Il governo nazionale, ha sottolineato Musumeci, «decida ciò che deve decidere e smettiamola con i quattro tamponi alla settimana: abbiamo rispetto per questi irriducibili, ma in alcuni momenti lo Stato ha il dovere e il diritto di sospendere alcune garanzie individuali se c'è di mezzo la salute dell’intera comunità».

La Sicilia si aspetta che il Consiglio dei ministri decida per l’obbligo vaccinale e considera «insufficiente» che questa misura sia presa solo per gli over 60. "Lo dico da diverso tempo: da un governo decisionista, da un governo di emergenza, da un governo straordinario non arriva una decisione straordinaria. Continuiamo a rincorrere un provvedimento che avrebbe potuto determinare una risistemazione della condizione dei contagiati asintomatici in Italia».

«Non è opportuno ed è discriminatorio dividere le classi tra ragazzi in presenza e in Dad. Si crea non solo una discriminazione ma anche una inefficienza formativa. Questa non è una via percorribile e mi sembra superata. Stiamo ragionando sul sistema delle quarantene in modo che siano più facilmente gestibili dai presidi": lo ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia a Timeline su Sky Tg24.  «Nostra volontà è di ripartire in presenza, al massimo il 10 gennaio. Posticipare il rientro a scuola non mette in tutela i ragazzi, anzi pensiamo che il ritorno a scuola possa garantire un rientro sicuro» ha proseguito.

 

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