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Itamil: chiesto un intervento per ridurre i tempi delle promozioni di Sottufficiali e Graduati

Richiesto un incontro con la sottosegretaria Pucciarelli per avere maggiore meritocrazia e più trasparenza nelle progressioni di carriera di tutto il personale militare dell’esercito

Itamil ha chiesto al Ministro della Difesa, Guerini, di intervenire per ridurre i tempi delle promozioni di Sottufficiali e Graduati e di incontrare la Sottosegretaria delegata, Sen. Pucciarelli, per parlare del tema cruciale degli avanzamenti di grado e delle progressioni di carriera del personale militare. Infatti esiste un diffuso malcontento da parte di tutte le categorie (compresi anche alcuni alti dirigenti) che lamentano comunque in termini generali la mancanza di trasparenza e meritocrazia.
Già durante il periodo del ministro Trenta, sul tema era stato costituito un gruppo di lavoro con il compito di individuare nuovi criteri valutativi caratterizzati appunto da una maggiore oggettività e trasparenza, i cui risultati preliminari erano stati presentati anche ad alcuni esponenti della Rappresentanza Militare.

Ad oggi, nessun risultato sull’argomento è stato finalizzato e sembrerebbe emergere un disinteresse da parte dell’Amministrazione della Difesa nei confronti di Sottufficiali e Graduati per i ritardi nelle attribuzioni delle promozioni. In particolar modo i nostri iscritti aspettano con ansia la promozione al grado di Maresciallo Ordinario, per i colleghi reclutati con il concorso straordinario per gli ex 958/86 e da circa due anni l'attribuzione della Qualifica Speciale, per i Caporal Maggiore Capi Scelti appartenenti all'aliquota 31 dicembre 2019. Per questi ultimi il mancato conferimento della qualifica comporta penalizzazioni economiche e limitazione nella progressione di carriera in altri ruoli con l'impossibilità di poter partecipare al concorso straordinario per Sergenti, dove a fronte di 167 posti disponibili, solo 64 hanno potuto presentare la domanda.

Sentiamo il dovere, riferiscono fonti interne di Itamil, di trattare questo delicato argomento, che più volte nell’ultimo ventennio è stato oggetto di alcuni cambiamenti, attraverso dei riordini di carriera che, se da una parte hanno visto corretti errori del passato, dall’altro hanno creato delle forti sperequazioni fra categorie. Sembrerebbe infatti che nessun limite venga posto alla progressione di carriera degli Ufficiali e anche dei Sottufficiali, per l’avanzamento a scelta, in presenza anche di gravi condanne penali passate in giudicato, consentendo il raggiungimento di gradi di alta dirigenza (su alcuni di questi casi risulta pendente anche un cospicuo numero di ricorsi giurisdizionali al Tar Lazio), mentre per l’avanzamento ad anzianità dei Sottufficiali e Graduati basta essere incorsi in una sanzione disciplinare di corpo (anche di Consegna) per vedere vanificata la possibilità di essere promossi al grado superiore o addirittura per l’attribuzione della Qualifica Speciale è sufficiente un documento caratteristico con giudizio finale inferiore ad eccellente per non essere promossi.
Il messaggio che traspare è “una sanzione disciplinare di corpo, o un giudizio di superiore alla media per un rapporto informativo è più penalizzante, per alcune categorie, di una condanna penale per altre”.

Pertanto, a salvaguardia del giusto riconoscimento delle legittime aspettative del nostro personale chiediamo di poter incontrare urgentemente l’Autorità Politica Delegata per la trattazione delle tematiche afferenti “all’area del personale militare della Difesa, anche nei rapporti con le associazioni professionali tra militari a carattere sindacale, riconosciute ai sensi dell’articolo 1475 del COM “, così come sancito dal Decreto del Ministro della Difesa in data 19 marzo 2021, Senatrice Pucciarelli, per trattare il problema degli avanzamenti del personale militare, chiedendo altresì di conoscere le risultanze dello studio condotto dallo Stato Maggiore della Difesa nell’anno 2019, presieduto dall'allora Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa.

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