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Arrestato il presunto scafista che provocò la morte di 7 migranti. E intanto in 94 sbarcano a Pozzallo

Si tratta di un trentanovenne egiziano, gravemente indiziato di essere lo scafista che ha guidato, lo scorso 25 gennaio, l’imbarcazione con 287 cittadini extracomunitari nelle acque di Lampedusa, provocando la morte per ipotermia di 7 giovani bengalesi

La squadra mobile della Questura di Agrigento ha eseguito il fermo, disposto dai pubblici ministeri Gloria Andreoli e Paola Vetro e dal procuratore Luigi Patronaggio, di un trentanovenne egiziano, gravemente indiziato di essere lo scafista che ha guidato, lo scorso 25 gennaio, l’imbarcazione con 287 cittadini extracomunitari nelle acque di Lampedusa, provocando la morte per ipotermia di 7 giovani bengalesi.

L’indagato dovrà rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo. «L'egiziano - rivela il procuratore Patronaggio - era già stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nel settembre del 2011 a Pozzallo. Il 'carico umano' da lui condotto era composto da cittadini di varie etnie con prevalenza di cittadini bengalesi». Il mezzo, secondo le prime ricostruzioni, era partito dalle coste libiche ed era stato affidato a «professionisti» egiziani.

I 7 bengalesi furono costretti a viaggiare in condizioni disumane: 3 vennero trovati morti sul natante dai militari della Guardia di finanza nell’esatto momento in cui l'imbarcazione fu agganciata, altri 4 morirono prima di giungere, nonostante i soccorsi, a Lampedusa.

"Non è la prima volta - aggiunge Patronaggio - che i trafficanti di essere umani libici affidano i migranti a cittadini tunisini o egiziani per affrontare la traversata del Canale di Sicilia, ultimo segmento del lungo itinerario della tratta che si diparte dall’Africa subsahariana, dal Centro Africa, dal Corno d’Africa e dall’Oriente Indiano».

All’identificazione del presunto scafista egiziano i poliziotti della Squadra Mobile sono arrivati grazie alla raccolta delle testimonianze dei migranti superstiti. Gli agenti hanno eseguito anche due ordini di carcerazione nei confronti di tunisini, giunti irregolarmente nel territorio dello Stato, il primo condannato per i reati di violenza sessuale, atti persecutori, minacce; l'altro per falso contro la fede pubblica. I tre sono stati portati al carcere di Agrigento.

94 migranti soccorsi al largo di Siracusa, 247 in arrivo

Sono giunti nella notte al porto di Pozzallo, nel Ragusano, 94 migranti soccorsi e tratti in salvo da una motovedetta della Capitaneria di porto al largo dell’Isola delle correnti nel siracusano. Sempre a Pozzallo, è attesa stamane la nave Ocean Viking con 247 persone, soccorse in cinque diverse operazioni nel Mediterraneo centrale tra il 12 e il 14 febbraio.

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