Domenica 28 Aprile 2024

Mons Raspanti, vescovo di Acireale, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale siciliana

Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale siciliana. Eletto dai vescovi delle 18 diocesi dell’Isola riuniti a Palermo per la sessione primaverile della Cesi, Raspanti sostituisce in questo nuovo incarico mons. Salvatore Gristina che ha concluso il suo mandato episcopale. Classe 1959 originario di Alcamo nella provincia di Trapani, dopo gli studi liceali mons. Raspanti ha frequentato il seminario Arcivescovile Maggiore “San Mamiliano” di Palermo; nel 1982 ha conseguito il baccellierato in Teologia presso la Facoltà Teologica “San Giovanni Evangelista” di Palermo e nel 1990 ha completato gli studi accademici presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma conseguendo il dottorato in Teologia. E’ stato ordinato presbitero il 7 settembre 1982 nella chiesa madre di Alcamo da monsignor Emanuele Romano; il 26 luglio 2011 è stato nominato da papa Benedetto XVI vescovo eletto della diocesi di Acireale, dopo la rinuncia al governo pastorale di mons. Pio Vittorio Vigo. Ha svolto numerosi incarichi e ministeri fra i quali quello di vicario parrocchiale della Cattedrale di Trapani, direttore spirituale del Seminario vescovile di Trapani, assistente di Teologia Dogmatica e Storia della Spiritualità presso la Facoltà Teologica di Sicilia e, dal 1999 al 2002, vice preside della stessa. Nel 2015 è stato nominato presidente della Commissione episcopale nazionale per la cultura e le comunicazioni sociali e membro del Consiglio permanente della Cei, di cui è vice presidente per il Sud Italia dal 2017; dal 2015 al 2016 ha ricoperto l’incarico di amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela. E’ stato coordinatore del comitato scientifico dell’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace” tenutosi a Bari nel 2020. Dal 2005 è socio della Pontificia Accademia di Teologia e cappellano di Sua Santità, nel 2008 è entrato a far parte del Comitato per gli Studi di Teologia e Scienze religiose della Cei e dal 2019 è membro del Pontificio Consiglio della Cultura.

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