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Palermo, "game over" per il re delle scommesse: confiscato impero da 6mln

Bacchi, avvalendosi del sostegno offerto dalla famiglia mafiosa di Partinico e, in particolare, da Francesco Nania, oltre che delle famiglie mafiose palermitane di San Lorenzo, Resuttana, Porta Nuova, Noce e Brancaccio, è riuscito, in breve tempo, ad aggiudicarsi il monopolio

Beni per 6 milioni di euro sono stati confiscati dalla polizia di Stato a Benedetto "Nini" Bacchi, re dei giochi e delle scommesse: si tratta di dieci beni immobili, compresa una lussuosa villa, sette società attive nei settori dell’edile, dei giochi e delle scommesse, alcune ubicate a Malta, quattro veicoli, sei rapporti finanziari e una quota societaria e diritti di credito pari a 300 mila euro di una impresa di Terni.

La figura di Bacchi è emersa dalle indagini condotte dalla Squadra mobile di Palermo, nell’ambito dell’operazione «Game over», che ha accertato la forte connessione tra Cosa nostra e la gestione e distribuzione sul territorio delle sale gioco e scommesse. Bacchi, avvalendosi del sostegno offerto dalla famiglia mafiosa di Partinico e, in particolare, da Francesco Nania, 53enne di Palermo, oltre che delle famiglie mafiose palermitane di San Lorenzo, Resuttana, Porta Nuova, Noce e Brancaccio, è riuscito, in breve tempo, ad aggiudicarsi il mercato del gioco sul territorio palermitano in posizione di monopolio.

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