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Droga dello stupro, nel Ragusano sequestrati 1,6 litri: in manette uno straniero

Si tratta del più grosso e il primo sequestro di Gbl nel Ragusano, situazione che non solo alza il livello di guardia ma ingenera allarme

Due arresti e sequestro per 1,6 litri della cosiddetta "droga dello stupro" sono stati eseguiti dalla squadra mobile. Un giovane aveva appena ritirato un pacco con dentro un litro e 250 millilitri di «Gbl» la cosiddetta droga dello stupro, ed è stato arrestato. E’ straniero, in smart working per conto di una multinazionale estera. Stamani alle 12 il processo per direttissima al Tribunale di Ragusa. Il giovane, incensurato, è stato sentito dal giudice assistito da interprete, che ha convalidato l’arresto e stabilito la misura dell’obbligo di presentazione ai carabinieri. La prossima udienza è stata fissata a luglio.

Si tratta del più grosso e il primo sequestro di Gbl nel Ragusano, situazione che non solo alza il livello di guardia ma ingenera allarme. La cosiddetta 'droga dello stuprò viene utilizzata per abbattere i freni inibitori della vittima. E’ sostanza idrosolubile ed è molto pericolosa dal momento che si tratta di prodotto chimico usato anche per fabbricare vernici. Il pacco proveniva dall’Olanda.

Stessa sorte per un altro giovane con 350 millilitri della stessa sostanza "beccato" in un altro comune della provincia iblea. Anche per lui obbligo di firma. Incolore e quasi insapore, basta una minima quantità della droga, magari fornita sotto forma di bibita, per subirne le conseguenze: prima euforia, poi annullamento dei freni inibitori ed incoscienza tanto da non ricordare spesso nulla di quanto accaduto. Per questo è definita «droga dello stupro».

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