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Ragusa, Douda Diane scomparso da dieci giorni. L'appello della Cgil

L'uomo di origini ivoriane lavorava in nero in un cantiere edile e aveva mandato un video al fratello nel quale lamentava le condizioni dure e la mancanza di sicurezza

È allarme a Ragusa per la scomparsa da dieci giorni del lavoratore ivoriano Douda Diane, del quale non si sa più nulla dal 2 luglio. La Cgil di Ragusa torna a lanciare un appello a chiunque possa fornire notizie utili e alle forze dell’ordine affinché sia fatta luce sul caso. Prima che se ne perdessero le tracce, Douda lavorava senza contratto in un cantiere edile e in un video mandato al fratello lamentava condizioni di lavoro particolarmente dure e mancanza di sicurezza. Secondo la Cgil «occorre indagare a fondo sulla sua condizione di lavoro e sui suoi rapporti con l’azienda per la quale lavorava in nero».

Il passare del tempo senza risposte sulla scomparsa nel nulla di un lavoratore impegnato anche come mediatore culturale, afferma il sindacato, «fa aumentare la preoccupazione sulla sua sorte». La Cgil è da tempo impegnata nell’azione di denuncia dello sfruttamento e delle difficili condizioni di vita di tanti immigrati. «Sono quelli del collocamento nelle piazze - dice Peppe Scifo segretario della Cgil di Ragusa - negli incroci, per strada. Sono quelli che non sanno neanche il nome del datore di lavoro e che spesso non vengono neanche pagati. Su questi temi - sottolinea - abbiamo registrato poca attenzione da parte degli organi inquirenti, nonostante le denunce formali». Sul caso Douda la Cgil chiede adesso che si giunga alla verità, che si diano risposte quanti come familiari, amici, il sindacato stesso sono in allarme per la sorte del lavoratore.

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