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San Filippo Del Mela, sì all’impianto per i rifiuti e stop alla Regione

Si riapre l’iter per l’investimento di 35 milioni di euro garantito da “A2a” e destinato a riconvertire la centrale di Archi

Partita riaperta per la realizzazione dell’impianto di biodigestione anaerobica di A2a nell’area interna dell’attuale Centrale di Archi.
I giudici del Tar di Palermo (presidente Salvatore Veneziano, Maria Cappellano estensore e Francesco Mulieri, referendario) hanno accolto il ricorso presentato dalla società A2a Energiefutures Spa, assistita dagli avvocati Massimiliano Mangano, Claudio Vivani e Elisabetta Sordini, e hanno annullato il provvedimento con il quale l’assessorato regionale al Territorio Ambiente aveva negato la realizzazione dell’impianto, investimento da ben 35 milioni di euro. Alla holding, leader in Italia di produzione di energia e gestione dei rifiuti, era stata bocciata nello specifico la valutazione di impatto ambientale per costruire un impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (75.000 tonnellate all’anno) e produzione di biometano da immettere in rete e di compost per gli usi agricoli.
«Le note adottate dalla Srr – scrivono i giudici nella loro pronuncia – possono essere interpretate, organicamente e nel loro complesso, nel senso che non sussistono ostacoli alla realizzazione dell’impianto privato, tenuto conto del resto sia dall’esplicito nulla osta rilasciato in seno alla nota di chiarimento del 22 gennaio 2021; sia, della circostanza per cui la Commissione tecnica specialistica (Cts), nel rendere il parere negativo finale, non ha comunque tenuto conto di quanto esposto dalla Srr con la suddetta nota, la quale pone sostanzialmente in una linea di continuità (e di chiarimento)».

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