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Rapporto zoomafia 2022: centinaia di denunce in Sicilia

I dati del Rapporto Zoomafia 2022 relativi alla Sicilia ci mostrano una regione seriamente interessata dal fenomeno. Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni clandestine, frodi dei pascoli, traffico di fauna selvatica, pesca di frodo: sono alcuni dei crimini contro gli animali registrati in Sicilia.

Il Rapporto Zoomafia 2022, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV, alla sua ventitreesima edizione, analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2021 con il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.

L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha chiesto alle Procure Ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2021, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali.  Per la Sicilia le risposte sono arrivate da 10 Procure Ordinarie su 16 (non hanno risposto Agrigento, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltanissetta, Messina, Palermo e Trapani) e da 3 Procure minorili (non ha risposto Caltanissetta). Purtroppo, c’è da registrare un’inspiegabile diminuzione delle risposte da parte delle Procure rispetto agli altri anni, nonostante richieste e solleciti.

In particolare, per quanto riguarda le Procure Ordinarie:

Caltagirone (CT): in totale nel 2021 sono stati registrati 22 procedimenti con 23 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono aumentati del +37,5%, passando da 16 a 22, e gli indagati del +360%, passando da 5 a 23.

Catania: in totale nel 2021 sono stati registrati 77 procedimenti con 128 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono aumentati del +10%, passando da 70 a 77, e gli indagati diminuiti del -15.23%, passando da 151 a 128.

Enna: in totale nel 2021 sono stati registrati 28 procedimenti con 12 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono diminuiti del -12,5%, passando da 32 a 28, e gli indagati del -78,18%, passando da 55 a 12.

Gela (CL): in totale nel 2021 sono stati registrati 27 procedimenti con 18 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono aumentati del +50%, passando da 18 a 27, e gli indagati del +28,57%, passando da 14 a 18.

Marsala (TP): in totale nel 2021 sono stati registrati 24 procedimenti con 10 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono diminuiti del -36,84%, passando da 38 a 24, e gli indagati del -56,52%, passando da 23 a 10.

Palermo: non sono pervenuti i dati dalla locale Procura; tuttavia, abbiamo i dati forniti dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri secondo i quali, nel 2021, nella provincia i Carabinieri forestali, nello specifico settore della Tutela della Fauna, hanno inoltrato 48 comunicazioni di notizia di reato alla Procura con 51 persone denunciate. Sono però dati parziali se si considera che nel 2020 i procedimenti registrati in Procura furono 123 e gli indagati 108.

Patti (ME): in totale nel 2021 sono stati registrati 32 procedimenti con 17 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono aumentati del +28%, passando da 25 a 32, e gli indagati del +54,54%, passando da 11 a 17.

Ragusa: in totale nel 2021 sono stati registrati 47 procedimenti con 30 indagati. Mancano i dati relativi al 2020 per un raffronto.

Sciacca (AG): in totale nel 2021 sono stati registrati 25 procedimenti con 7 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono diminuiti del -10,71%, passando da 28 a 25, e gli indagati del -56,25%, passando da 16 a 7.

Siracusa: in totale nel 2021 sono stati registrati 122 procedimenti con 174 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono aumentati del +144%, passando da 50 a 122, e gli indagati del +205,26%, passando da 57 a 174.

Termini Imerese (PA): in totale nel 2021 sono stati registrati 52 procedimenti con 65 indagati. Rispetto al 2020, i fascicoli sono diminuiti del -10,34%, passando da 58 a 52, e gli indagati sono aumentati del +62,5%, passando da 40 a 65.

Trapani: non sono pervenuti i dati dalla locale Procura; tuttavia, abbiamo i dati forniti dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri secondo i quali, nel 2021, nella provincia i Carabinieri forestali, nello specifico settore della Tutela della Fauna, hanno inoltrato 6 comunicazioni di notizia di reato alla Procura con 8 persone denunciate. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a dati parziali, basti pensare che nel 2020 presso la locale Procura furono registrati 77 procedimenti con 29 indagati.

Per quanto riguarda la Giustizia minorile, nel 2021, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo è stato registrato un procedimento per uccisione di animali con 6 indagati e 2 procedimenti per maltrattamento di animali, uno a carico di ignoti e l’altro con 1 indagato.

 

Purtroppo, i dati ricevuti non consentono di operare una proiezione precisa, atteso che non sono pervenuti i numeri dei procedimenti e degli indagati da Procure numericamente importanti come Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Messina e Trapani. Tuttavia, confrontando 9 Procure siciliane su 16 che hanno fornito dati sia per il 2020 che per il 2021, rispetto al 2020, si riscontra un aumento del +22,08% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, e del +22,04% del numero degli indagati. Questo è un dato certo. Tenuto conto di questa tendenza e del quadro emerso negli anni scorsi, si può stimare che nel 2021 in Sicilia siano stati registrati almeno 800 fascicoli (circa l’8,52% di quelli nazionali), con un tasso di 15,82 procedimenti ogni 100.000 abitanti; con almeno 700 indagati (circa il 13,44% di quelli nazionali), con un tasso di 13,84 indagati ogni 100.000 abitanti.

 

In base ai dati pervenuti da 10 Procure su 16, la Procura che nel 2021 ha registrato più procedimenti penali per reati contro gli animali è quella di Siracusa con 122 procedimenti con 174 indagati. Seguono Catania 77 procedimenti con 128 indagati; Termini Imerese (PA) con 52 procedimenti con 65 indagati; Ragusa, con 47 procedimenti con 30 indagati; Patti (ME), con 32 procedimenti con 17 indagati; Enna, con 28 procedimenti con 12 indagati; Gela (CL), con 27 procedimenti con 18 indagati; Sciacca (AG), con 25 procedimenti con 7 indagati; Marsala (TP), con 24 procedimenti con 10 indagati e, ultima, Caltagirone (CT), con 22 procedimenti con 23 indagati. 

 I Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo - Nucleo Cites - Distaccamento di Punta Raisi, negli ultimi quattro mesi 2021, hanno condotto un’incessante attività di contrasto alla vendita illegale di animali in via di estinzione. L’attività ha riguardato non solo la Provincia di Palermo, ove è stato individuato il maggior numero di illeciti, ma anche le Province di Caltanissetta, Agrigento, Catania e Trapani. Sono state 23 le persone denunciate, a vario titolo, per aver messo in vendita, senza avere alcuna documentazione comprovante la legale detenzione degli animali, complessivamente: 112 Testudo hermanni, 130 fringillidi, prevalentemente cardellini.

Le ultime relazioni della DIA e della DNA riportano casi riconducibili ad attività zoomafiose nella regione, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nell’accaparramento dei terreni agrari e pascolivi per beneficiare di fondi comunitari, nelle corse clandestine di cavalli e nel settore della commercializzazione del pesce.

 «Gli scenari che emergono dal nuovo Rapporto Zoomafia sono quelli di illegalità diffusa e pericolose connessioni con ambiti criminali più inquietanti - afferma Ciro Troiano- La Sicilia è una delle regioni dove la zoocriminalità è più attiva. Si registrano tutti i reati presi in esame, ed alcune condotte sono fortemente radicate nel sottobosco delinquenziale. Le corse clandestine rappresentano il business più allarmante. Le indagini hanno confermato l’esistenza di associazioni per delinquere semplici e di associazioni mafiose finalizzate alle corse e scommesse illegali. Per quanto riguarda i combattimenti, - continua Troiano, - recentemente, nel mese di marzo 2022, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione a Canicattì (AG), località dove già in passato sono stati accertati casi simili, interrompendo un combattimento tra cani e cogliendo sul fatto decine di persone, tra cui due minorenni. Si tratta di un’inchiesta tra le più significative degli ultimi anni, che ha confermato la pericolosità sociale di questo crimine. Purtroppo, il maltrattamento di animali, anche nelle sue forme organizzate, mantiene intatta la sua pericolosità e diffusione. Sul piano investigativo occorrerebbe intervenire più approfonditamente e adottare strategie di contrasto più radicali. Sarebbe necessario intensificare l’analisi e il contrasto a tutte le forme di maltrattamento organizzato di animali per individuare e reprimere in primis proprio il loro profilo organizzato e programmato, poiché si tratta di forme di maltrattamento intrinsecamente consociative che trovano la loro consumazione solo sotto forma di evento pianificato e strutturato»conclude Troiano.

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