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Mafia, confisca da 23 milioni a Giombattista Puccio: il "re" degli imballaggi vicino alla Stidda

Imprenditore di Vittoria (Ragusa) del settore dell’imballaggio dell’ortofrutta, è stato condannato per rapina, lesioni personali e tentata estorsione aggravata e continuata

Beni per oltre 23 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Catania a Giombattista Puccio, imprenditore di Vittoria (Ragusa) del settore dell’imballaggio dell’ortofrutta.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale etneo, su richiesta della locale Dda, e dispone anche, per l’uomo, la sorveglianza speciale per tre anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.

Secondo l’accusa, Puccio, condannato per rapina, lesioni personali e tentata estorsione aggravata e continuata, sarebbe «storicamente vicino all’associazione mafiosa della Stidda» e «grazie al suo appoggio è riuscito ad avere una posizione dominate nel mercato degli imballaggi dei prodotti ortofrutticoli».

La Procura di Catania ritiene che «le società e imprese individuali facenti capo a Puccio siano state frutto della condotta illecita dell’imprenditore, che le ha gestite con metodo mafioso, incrementandone in tal modo la capacità di penetrazione e condizionamento nel mercato».

Il provvedimento di confisca, basato su indagini del Gico del Nucleo Pef della Guardia di finanza di Catania, riguarda otto società e imprese individuali, un fabbricato commerciale, due auto e un motoveicolo e rapporti finanziari intestati o comunque riconducibili a Puccio.

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