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Addio a Giorgio Antonelli, una vita per il giornalismo e lo sport

È stato per tanti anni una delle colonne della nostra redazione di Ragusa. Giorgio Antonelli, dopo una lunga malattia affrontata con dignità, forza e con quel pizzico di ironia che la situazione poteva concedere, ci ha lasciato all’età di 60 anni.

Ha vissuto con grande passione e intensità tutte le opportunità che la vita gli ha riservato, lasciandosi apprezzare in famiglia, sul lavoro, nel mondo sportivo, nella sua comunità di Ragusa. Laureato in Giurisprudenza, ha iniziato la sua carriera di giornalista nell’emittente Tele Nova e in una Gazzetta del Sud che muoveva i suoi primi passi a Ragusa. Come tanti all’inizio, si occupava soprattutto di sport: calcio, che aveva praticato vestendo sino alla Berretti la maglia del Ragusa, e, soprattutto, basket: la sua vera passione. Erano gli anni rampanti della Virtus Ragusa ma anche gli anni di una carriera arbitrale che ha visto Giorgio Antonelli, in coppia con Carmelo Paternicò di Piazza Armerina, fischiare in parquet prestigiosi. Poi la chiamata della Banca Sant’Angelo a Patti e San Piero Patti, il suo ritorno a Ragusa con una carriera che lo portò a dirigere la filiale dell’istituto di credito del capoluogo ibleo e la collaborazione sempre più intensa con la redazione della Gazzetta del Sud, il matrimonio con Carmela, la nascita di Mattia, la Virtus in serie A.

Con lui in tanti abbiamo avuto il privilegio di condividere la straordinaria esperienza umana e professionale in quella che è stata la comunità della redazione di Ragusa della Gazzetta del Sud. Giorgio scriveva di politica, di economia, di bianca, e ovviamente di sport. Raccontava il territorio e le sue storie con un linguaggio ricco e mai banale. Si è speso, come era solito fare, con tutte le sue capacità in alcune grandi battaglie (coma quella sul raddoppio della Ragusa-Catania – svelando per primo le tariffe da rapina che si prospettavano – o del porto turistico di Marina di Ragusa o del piano regolatore della sua città). Nel frattempo trovava il tempo per continuare ad arbitrare (lo divertivano anche le partite dei tornei giovanili), per esultare per una vittoria della Virtus (della quale è stato anche da addetto stampa) o della sua Juventus, per accompagnare insieme alla moglie Mattia nel suo percorso di crescita e di studi, per regalare a chi gli era più prossimo serate di goliardia e leggerezza. Agli amici, ai colleghi, a chi gli è stato vicino resta il grande privilegio dei momenti vissuti insieme che nessuno potrà cancellare.

I funerali saranno celebrati il 20 agosto a Ragusa alle 16.30 nella chiesa del Sacro Cuore. La Ses e la Gazzetta del Sud sono vicini alla moglie Carmela, al figlio Mattia e a tutti i familiari.

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