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Infortuni sul lavoro in Sicilia, casi in aumento del 70%

I dati rilevati dall'Inail rispetto agli infortuni in Sicilia al 31 luglio registrano un aumento del 70 % ( da 11.618 del 2021 a 19.514 del 2022); anche gli infortuni itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 17,7%, da 1.689 a 1.988.

I dati, provenienti dalla sezione “Open data” del sito Inail, sono disponibili e liberamente scaricabili. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle in formato pdf del “modello di lettura”, contenenti i dati aggregati con i confronti “di mese” (luglio 2021 vs luglio 2022) e “di periodo” (gennaio-luglio 2021 vs gennaio-luglio 2022).

Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2022, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

Il confronto tra i primi sette mesi 2021-2022 potrebbe rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà a fine anno. Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale e da contagio da Covid-19.

Ma, scendendo nel dettaglio, analizziamo l’andamento infortunistico al 31 luglio in Sicilia.

Nello scorso mese di luglio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nell’Isola ha segnato un +68,2% nella gestione industria e servizi (dai 10.380 casi del 2021 ai 17.464 del 2022), un -9,5% in agricoltura (da 1039 a 948) e un +63,7% nella gestione per conto dello stato (da 1888 a 3090). Osserviamo incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nella sanità e assistenza sociale ( +103,5%), nel trasporto e magazzinaggio (+409%) e nelle costruzioni (+41,7%).

L’aumento che emerge dal confronto tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un +90,8% (da 4523 a 8628 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +46,6% (da 8784 a 12874). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+64%), sia quelli extracomunitari (+24%) e comunitari (+11,4%) che operano in Sicilia. Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe dai 40 ai 59 anni.

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto in Sicilia, entro lo scorso mese di luglio, sono state 38. Rispetto al periodo gennaio-luglio 2021 (33 decessi) si registrano 5 casi in più.

Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia nei primi sette mesi del 2022 sono state 768, in aumento di 79 casi (11,5 %) rispetto allo stesso periodo del 2021.

I dati rilevati al 31 luglio mostrano un aumento per i primi sette mesi di quest’anno delle patologie denunciate rispetto allo stesso periodo del 2021 in agricoltura ( +80,6 %, da 98 a 177 ) nella gestione conto stato (+20 %, da 10 a 12 ) e una sostanziale stabilità nella gestione industria e servizi, con 579 casi nel 2022 a fronte di 581 nel 2021.

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